Costrette a suonare per i loro aguzzini: la storia dell’orchestra femminile di Auschwitz (podcast)

L'episodio 12 del podcast "Lenti" di GreenMe racconta la commovente storia dell'Orchestra Femminile di Auschwitz, composta da donne prigioniere. Queste coraggiose musiciste suonavano per sopravvivere, offrendo una piccola luce di speranza nella terribile realtà del più noto campo di concentramento nazista

La nuova puntata del podcast “Lenti” di GreenMe” è dedicata ad una storia terribile, commovente e ai più sconosciuta, quella dell’Orchestra Femminile di Auschwitz, composta da un gruppo di donne detenute nel tristemente noto campo di concentramento nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il contesto storico in cui la vicenda si svolge è l’anno 1943 e ci troviamo appunto ad Auschwitz, un luogo dove la speranza di sopravvivere è inferiore a quattro mesi. Tuttavia, per alcune donne, la musica è diventata una vera e propria ancora di salvezza.

Queste coraggiose donne si sono aggrappate alle note dei loro strumenti musicali per sopravvivere e proprio la musica in un certo senso le ha salvate, anche se questa veniva usata prevalentemente a beneficio dei loro aguzzini e delle terribili crudeltà che erano all’ordine del giorno ad Auschwitz.

La musica di questa orchestra tutta al femminile era infatti dedicata ad un pubblico di assassini e accompagnava sostanzialmente le condanne a morte dei prigionieri e delle prigioniere del campo.

ASCOLTA SUBITO l’episodio 12 di “Lenti” qui.

La storia dell’Orchestra Femminile di Auschwitz

L’Orchestra Femminile di Auschwitz, conosciuta come Mädchenorchester von Auschwitz in tedesco, era un’unicità tra tutti i campi di concentramento in Germania e nei territori occupati.

Fu creata per accompagnare le marce militari e i nuovi prigionieri che arrivavano al campo. La responsabilità di organizzare l’orchestra fu assegnata a Zofia Czajkowska, un’insegnante di musica polacca. Nonostante la sua inesperienza, Zofia non solo riuscì nel compito di formare un’orchestra ma ne divenne anche la direttrice. Questo ruolo le procurò alcuni piccoli privilegi rispetto alle altre detenute, come cibo migliore e compiti meno faticosi.

L’orchestra, composta inizialmente da 20 musiciste, aveva il compito di suonare indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, sotto il sole o la pioggia, nonostante le umiliazioni e i dolori, tutto quello che le veniva richiesto.

Le donne dovevano suonare per gli ufficiali nazisti, creando una colonna sonora sinistra che accompagnava gli ultimi minuti di vita dei detenuti. Le note allegre e tormentate servivano invece a “scortare” uomini, donne e bambini che si dirigevano verso le camere a gas.

Poi, con l’arrivo di Alma Rosé, una rinomata violinista ebrea, l’orchestra cambiò. Rosé, figlia del primo violino dell’Opera di Vienna e nipote di Gustav Mahler, sostituì Zofia Czajkowska come direttrice. Non solo dirigeva l’orchestra con rigore ma usò il suo potere per proteggere le altre donne, impedendo loro di essere inviate alle camere a gas e migliorando le loro condizioni di vita.

Nonostante la sua influenza, Alma Rosé non riuscì a sopravvivere al campo e morì in circostanze misteriose nel 1944.

La maggior parte delle componenti dell’orchestra femminile di Auschwitz sopravvissero grazie alla protezione di Alma Rosé. Dopo la sua morte, il gruppo fu trasferito a Bergen-Belsen, dove perse tutti i privilegi e subì diversi abusi. Solo due delle circa 50 musiciste non erano dilettanti, e tra di loro, Fania Fénelon e Anita Lasker-Wallfisch, sopravvissero all’Olocausto.

Queste donne suonavano per rimanere in vita, spesso con il timore costante di un errore fatale. La musica, che forniva loro una parvenza di conforto e normalità, fu al contempo una fonte di tormento.

La storia dell’Orchestra Femminile di Auschwitz è un tributo alla forza dell’umanità e alla capacità di trovare speranza e bellezza persino nei momenti più oscuri.

Puoi ascoltare tutta la storia nella nuova puntata del Podcast LENTI di GreenMe.

Tutte le puntate sono disponibili sulle principali piattaforme di streaming audio, Spotify, Apple Podcasts, Google Podcasts.

Qui puoi ascoltare tutti gli altri episodi del nostro podcast:

 

  

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