Cos’è il Tocatì, la tradizionale festa veronese dei giochi in strada che diventa patrimonio dell’Umanità Unesco

Insieme con l’allevamento dei cavalli Lipizzani, la tradizionale festa veronese Tocatì, il festival internazionale dei giochi di strada, ha ottenuto l’importante riconoscimento Unesco

Riconosciuto come Buona Pratica di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO: così il Tocatì, il tradizionale festival veronese dei giochi di una volta, entra a pieno titolo nel patrimonio mondiale dell’umanità.

Il Tocatì vede ogni anno protagonisti a Verona uomini e donne, giovani e meno giovani, provenienti da tutto il mondo per far rivivere i tradizionali giochi di un tempo, così da consentire di tenerne viva la memoria.

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Il Registro delle Buone Pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale è lo strumento che gli Organi della Convenzione (il Comitato intergovernativo con il supporto dell’Organo di valutazione) usano per selezionare e portare all’attenzione della comunità internazionale quelle esperienze o quei programmi e progetti, nazionali o multinazionali, che meglio riflettono i principi e obiettivi della Convenzione.

Cos’è il Tocatì

“Toca-a-Tì”, ovvero “tocca a te”, è un’espressione veneta che si usa per dire: “è il tuo turno”. La frase più tipica che ci si rivolgeva una volta quando si giocava a palla avvelenata, con le biglie o si saltava la corda e molti altri ancora. Il Tocatì è un inno ai giochi da strada di un tempo.

Un tradizione sociale che ha consentito di tenere viva la memoria e la pratica di giochi antichi, salvaguardando così un ricco patrimonio di conoscenze e, al tempo stesso, una manualità e una gestualità che tende a scomparire dinanzi alle nuove tecnologie.

L’idea di un festival internazionale del gioco in strada venne all’Associazione Giochi Antichi. Inizialmente costituita da poche persone di un quartiere storico di Verona, Carega, che si ritrovavano per giocare a un gioco ormai in via d’estinzione, e via a via ingranditasi fino ad arrivare al Festival del 2003.

Oggi, viene riconosciuto dall’Organo di valutazione UNESCO come un “community-based and multi-actor programme that provides a model for safeguarding intangible cultural heritage at the regional, subregional and international levels

Un riconoscimento importante ed una responsabilità che portano Tocatì, con Associazione Giochi Antichi, il territorio di Verona, l’Italia intera insieme ai paesi partner sempre più nel mondo, per un futuro ricco della diversità di culture e tradizioni, patrimonio vivente dell’Umanità.

Il Tocatì viene organizzato a partire dal 2003 e quest’anno si è tenuto dal 15 al 18 settembre a Verona.

Tra le Comunità ludiche tradizionali italiane ci sono anche la Bala créela della di in Val Camonica, Battaglie di Pastellessa di Macerata Campania (Caserta), Cacio al fuso di Pienza in Val d’Orcia, Ciäräméla di Meda (Pavia), la Corsa con la cannata di Arpino in Ciociaria, il Gioco delle noci di Monterosso al Mare (La Spezia), il Lancio del maiocchino di Novara di Sicilia (Messina), il Pallone col bracciale di Treia (Macerata), le Torri umane di Irsina (Potenza), la Rouotta di Lillianes (Aosta), Sbürla la rôda di Fossacaprara, Cremona, e i Trampolieri di Schieti (Urbino) e molte altre.

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Fonte: Tocatì – Festival internazionale dei giochi in strada

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