Cos’è esattamente questa storia della truffa dello Stato teocratico antartico

L’isola che non c’è, diciamocelo, ha sempre affascinato grandi e piccini. Peccato che questa volta abbia trascinato in una maxi truffa quasi mille persone

Diventare di punto in bianco (ma sborsando dei soldi) cittadini di uno stato indipendente con tutti i privilegi annessi e connessi? Pura fantascienza. Eppure ci sono cascati in 700.

700 persone che avevano abboccato alle storielle di un ex generale della Guardia di Finanza, che si era inventato lo “Stato teocratico antartico di San Giorgio”, promettendo tasse bassissime, titoli onorifici e passaporti. Ma anche finanziamenti a progetti di ricerca, patenti di guida, passaporti e attestati vari.

Ma ovviamente nulla esisteva e ad accorgersene è stata la polizia di Catanzaro, che ha avviato un’indagine di un anno e mezzo circa, al termine della quale il Gip del tribunale ha firmato gli arresti domiciliari per ben 12 indagati. Associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio, sono i reati contestati agli indagati nell’operazione dal nome ad hoc: “L’isola che non c’è”.

L’isola che non c’è e l’enorme raggiro

Più di 700 malcapitati residenti in tutta Italia sono state indotte all’acquisizione della cittadinanza dell’inesistente Stato Antartico dietro un pagamento che si aggiravano tra 200 e i 1000 euro, con tutta una serie di vantaggi, anche quello di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero. Ma benefici più allettanti erano quelli connessi alla riduzione dell’imposizione fiscale, con un’aliquota pari al 5% da versare al nuovo Stato di appartenenza con correlativa esenzione dalla corresponsione delle imposte in Italia, mentre in almeno due casi è emersa la vendita di terreni in Antartide con un annesso titolo nobiliare.

Gli indagati, poi, avrebbero incamerato dal cittadini “antartici” un’ulteriore somma di denaro pro capite proponendo l’acquisto dell’isola di Kouneli, in Grecia, per dare una concreta territorialità allo Stato. In almeno un caso, poi, è emerso l’utilizzo di una patente di guida dello Stato Antartico per superare un controllo stradale di Polizia. Una truffa da 400mila euro. Denaro riciclato attraverso un conto estero situato in territorio maltese, dove avrebbe sede una rappresentanza dello Stato. Nel procedimento risultano complessivamente indagate trenta persone.

stato antartico

La chicca? La fasulla nazione aveva anche un capo di Stato, un governo e relativi ministri, una Corte di giustizia, un Tribunale supremo e una gazzetta ufficiale.

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