Stava cercando di scattare un selfie in vetta quando il suo telefono gli è scivolato nel cratere. Una volta tratto in salvo, è stato denunciato per essere andato in in un'area interdetta e per non avere il ticket. Un incidente che presta il fianco al problema delle visite al Vesuvio: non c'è una biglietteria in loco, alcuni sentieri sono accessibili sì ma non fruibili (e i turisti stranieri spesso sono spaesati) e le informazioni sono scarne
È finita con una bella denuncia la disavventura del 23enne americano che si è sporto talmente tanto sul cratere del Vesuvio per farsi un selfie che ci è finito dentro. Il tutto trovandosi in un punto che, tra l’altro, è interdetto ai turisti.
L’ennesima conferma che della natura siamo ospiti e dobbiamo entrarci in contatto in punta di piedi, rispettando ogni singola regola e, soprattutto, ponendo estrema attenzione al suolo che calpestiamo. L’ennesima conferma, insomma, che un selfie a tutti costi può costarci caro.
Per fortuna, però, quello di sabato scorso non è stato un incidente mortale, solo tanta paura e l’intervento delle guide vulcanologiche che hanno scongiurato il peggio. Il ragazzo aveva deciso, tra l’altro, con la sua famiglia, di avventurarsi attraverso sentieri non autorizzati perché sprovvisto di biglietto d’ingresso.
Cosa è accaduto
Come spiegano dal Pesidente del Presidio Permanente Vulcano Vesuvio e Figav- Confesercenti, Paolo Cappelli, nel primo pomeriggio di sabato 9 luglio, la squadra di servizio delle guide vulcanologiche ha avvistato due persone sulla parte alta del cratere, zona interdetta all’accesso in solitaria e, grazie ai binocoli, si sono resi immediatamente conto che uno dei due era scivolato all’interno del cratere ed era in seria difficoltà.
Quattro guide vulcanologiche si sono messe in moto all’istante e, arrivate sul posto, una di loro è stata calata con una corda per una quindicina di metri per consentirgli di mettere in sicurezza il turista che rischiava di fare un volo di oltre 300 metri.
Il ragazzo è stato portato in salvo dalle guide che hanno provveduto anche a prestargli le prime cure, in quanto presentava molteplici escoriazioni alle gambe, alle braccia e alla schiena. In un secondo momento sono arrivati i Carabinieri Forestali che hanno preso in consegna l’uomo per condurlo in caserma e denunciarlo.
Ricordate che la prudenza sui sentieri di montagna non è mai troppa: anche quelli che sembrano più facili possono presentare pericoli da non sottovalutare.
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Fonte: Presidio Permanente Vulcano Vesuvio e Figav- Confesercenti
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