Apocalisse nucleare: sai come dovremmo comportarci in caso di attacco, per proteggersi il più possibile?

Come dovremmo comportarci in caso di un incidente o di una guerra nucleare? Quali sono le azioni da compiere immediatamente per proteggersi il più possibile?

Dall’inizio della guerra il presidente russo Vladimir Putin ha fatto riferimento – a più riprese – all’uso di armi nucleari, ma negli ultimi giorni la situazione è diventata sempre più tesa e preoccupante, tanto da spingere Joe Biden a parlare di “rischio di un apocalisse nucleare”. In Europa (e non solo) si riaccendono i timori di un conflitto con armi di distruzioni di massa. Già negli scorsi mesi, a seguito delle minacce di Putine e degli attacchi russi alle centrali di Chernobyl e Zaporizhzhia in Ucraina, abbiamo assistito ad un boom di acquisti di pillole allo iodio (ma che in realtà non ha senso comprare per via di una serie di motivi).

Naturalmente tutti noi ci auguriamo che la minaccia non si concretizzi, ma in caso di un attacco o di un incidente nucleare come dovremmo comportarci? Qual è il vademecum da seguire per proteggerci? Vediamo quali sono i comportamenti più indicati da adottare, suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il vademecum dell’OMS in caso di un’esplosione nucleare

Se ti trovi nei pressi dell’esplosione:

  • Voltati, chiudi e copri gli occhi per evitare lesioni alla retina e quindi alla vista.
  • Sdraiati a terra, a faccia in giù, con le mani sotto il corpo per non lasciarle esposte.
  • Mantieni questa posizione finché il calore e le due onde d’urto non siano passate.

Le indicazioni cambiano leggermente differenti a seconda che ci si trovi all’aria aperta o al chiuso.

Se sei all’aperto:

  • Trova qualcosa per coprire bocca e naso, ad esempio una mascherina, ma in mancanza di meglio vanno bene anche una sciarpa, un fazzoletto od un panno qualsiasi.
  • Rimuovi la polvere posatasi sui vestiti spazzolandoli, scuotendoli e strofinandoli in un’area ventilata; è molto, molto importante proteggere naso e bocca durante quest’operazione.
  • Trova un rifugio, possibilmente un seminterrato o un’altra area sotterranea, preferibilmente lontana dalla direzione in cui soffia il vento. Il materiale radioattivo si deposita all’esterno degli edifici, e le aree sotto terra sono quelle più lontano dalle pareti esposte.
  • Se possibile liberati degli indumenti perché potrebbero essere contaminati, idealmente facendosi una doccia prima di chiudersi, per lavare dalla pelle e dai capelli il pulviscolo radioattivo. Anche se contaminata, l’acqua usata per la doccia è comunque utile a diluire la concentrazione radioattiva. Usa abbondante sapone, senza sfregare eccessivamente per evitare irritazioni sulle cute, shampoo per i capelli, ma evita il balsamo, che potrebbe trattenere le particelle che invece vogliamo lavare via. Dopodiché indossa abiti puliti.

Se sei al chiuso:

  • Proteggi comunque naso e bocca
  • Spegni eventuali sistemi di ventilazione e sigilla porte e finestre, fino a che non sia terminata la caduta del pulviscolo.
  • Rimani dentro fino a che le autorità non suggeriranno altrimenti.
  • Se devi uscire, copri bocca e naso con un asciugamano umido.
  • Utilizzare cibo e acqua potabile confezionati ed evita il consumo di acqua od alimenti potenzialmente esposti. Bollire l’acqua purtroppo in questo caso sarebbe inutile.
  • Detergi, medica e copri tutte le eventuali ferite.

Se, invece, ti trovi in auto, autobus o altro veicolo durante un’emergenza radioattiva cerca immediatamente di entrare al chiuso di una casa, perché i veicoli non forniscono una protezione sufficiente. L’ideale sarebbe una zona sotterranea, ma comunque rifugiarsi in un qualsiasi edificio è più sicuro di stare all’esterno. Nel caso in cui tu abbia animali domestici, anche per loro valgono le stesse precauzioni (doccia compresa).

Quali sono gli effetti di un attacco nucleare sulla salute?

Come ricorda l’OMS, un’arma nucleare può causare devastazione e morte su un’area potenzialmente molto estesa. Chi si trova nei pressi dell’esplosione è esposto a:

  • Lesioni fisiche, traumi e anche morte immediata a causa della travolgente onda d’urto,
  • Ustioni, causate dal calore sprigionato e dagli incendi innescati,
  • Cecità, temporanea o permanente, causata dalla luce liberata con l’esplosione,
  • Avvelenamento da radiazione, che in termini medici si chiama “malattia acuta da radiazione”

L’avvelenamento da radiazione non ha solo effetti lampanti e immediati (tra cui la degenerazione dei tessuti nel giro di pochi minuti), ma anche numerose conseguenze a lungo termine. Tra questi l’OMS menziona:

  • Un aumento della probabilità di sviluppare tumori nel tempo, anche a distanza di anni,
  • Danni genetici che potrebbero fare la loro drammatica comparsa nelle generazioni successive, ovvero nei figli non ancora nati ed anche non ancora concepiti.

Tuttavia, è bene ribadire che in assenza di un disastro o di un incidente nucleare, farsi prendere dal panico facendo scorte di pillole allo iodio non ha molto senso, anche perché quelle reperibili in farmacia hanno un dosaggio che sarebbe insufficiente a bloccare il funzionamento della tiroide. In questo caso servono dosi farmacologiche ed è necessario un intervento sanitario a livello nazionale.

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Fonte: OMS

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