Dalle edicole ai tabacchi: cosa rimane aperto e cosa chiude

Dalle edicole ai tabacchi, ecco cosa rimarrà aperto e le aziende che dovranno chiudere a causa dell'emergenza coronavirus in corso.

Conte ha deciso di chiudere tutto, lo ha annunciato ieri sera in diretta da Palazzo Chigi, e da domani lunedì 23 marzo fino al 3 aprile, ma probabilmente anche oltre, tutte le attività non essenziali chiuderanno:

“Al di fuori delle attività ritenute essenziali consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”.

Cosa rimane aperto

Il decreto definitivo dovrebbe essere pubblicato in serata, nel frattempo trapelano alcune anticipazioni su quali attività dovrebbero rimanere aperte e quali chiudere.

Filiere alimentari, trasporti, settore sanitario o biomedicale rimangono aperti. Quindi supermercati e negozi di generi alimentari non chiudono, idem per le farmacie e le parafarmacie che continueranno a offrire i propri servizi. Aperte anche tabaccherie ed edicole nonché i servizi di informazione.

Nell’ambito dell’industria tessile funzioneranno solo le aziende che producono indumenti di lavoro. E rimarranno aperte anche imprese produttrici di gomma, alluminio, prodotti chimici, materie plastiche, carta, e anche le raffinerie di petrolio necessarie per mantenere attivi i trasporti ancora aperti.

A proposito di trasporti, quello ferrioviario extraurbano di passeggeri e merci rimane attivo, come quello dei passeggeri in aree urbane. Aerei e navi rimangono in funzione e gli autotrasportatori potranno continuare a muoversi.

Aperti inoltre servizi come la raccolta dei rifiuti e la gestione delle fognature, servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari. Probabilmente, ma lo si saprà per certo solo con l’uscita del decreto che probabilmente arriverà entro oggi, rimarranno attivi anche servizi di idraulica e le attività in generale di riparazione e manutenzione di apparecchiature indispensabili.

Continuerà la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, la manutenzione e riparazione di autoveicoli. Idem per quanto riguarda sanità e difesa. Anche i servizi veterinari dovrebbero essere garantiti.

Cosa chiude

Attività del Lotto e giochi con slot dovrebbero chiudere così come industrie di abbigliamento non lavorativo. Per quanto riguarda colf e badanti in casi di necessità non è ancora chiaro se possano o meno proseguire il proprio lavoro.

E in generale attività che non rientrano nell’elenco precedente, e che non siano ritenute essenziali, dovranno chiudere ma sarà consentito, se possibile, l’attività in modalità smart-working. Nel decreto in arrivo, che probabilmente verrà pubblicato entro questa sera, avremo l’elenco definitivo e dettagliato.

FONTI: Facebook

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