Contro la fame e la malnutrizione nel mondo 64 Paesi firmano un patto storico per creare sistemi agroalimentari più equi

Il secondo vertice parlamentare globale contro la fame e la malnutrizione si era aperto in questi giorni in Cile con un forte appello per un accordo tra i parlamenti di tutto il mondo per fare in modo che la sicurezza alimentare diventi una concreta realtà per tutti

Trasformare i sistemi agroalimentari e promuovere il diritto a un’alimentazione adeguata per tutti: più di 200 parlamentari, 15 presidenti e vicepresidenti dei parlamenti nazionali e regionali e degli organi parlamentari di 64 Paesi sono giunti a un patto storico per promuovere sistemi agroalimentari sostenibili, inclusivi, equi, resilienti e che mirino alla realizzazione del diritto a un’alimentazione adeguata per tutti nel mondo.

È quanto viene fuori dai lavori del secondo Vertice Parlamentare Globale che si è chiuso in queste ore in Cile, a Valparaíso.

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Nonostante i progressi, oggi ci troviamo di fronte a tassi allarmanti di perdita di biodiversità, che mettono a repentaglio la sicurezza alimentare e la nutrizione, l’eliminazione della povertà, la prevenzione dei disastri naturali e la itigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici – ha affermato il Direttore Generale della FAO, Qu Dongyu  nel suo discorso a una riunione ministeriale di alto livello sul sostegno alla biodiversità e Ecosystem Services for Food Security, che si è svolto nella città indiana di Hyderabad.

Ora, l’intesa appena raggiunta chiede una maggiore partecipazione e coinvolgimento dei parlamenti per rafforzare l’impegno politico, oltre a iniziative concrete, leggi ad hoc, partenariati e stanziamenti di bilancio. I parlamentari si sono inoltre impegnati a misurare i loro progressi riferendo sugli sforzi verso la trasformazione dei sistemi agroalimentari, comprese le iniziative intraprese e le leggi adottate.

Il Patto invita anche i partner e i donatori internazionali a sostenere questi sforzi, chiede al Comitato per la sicurezza alimentare mondiale di istituire un meccanismo per la rappresentanza dei parlamentari che combattono la fame e la malnutrizione e un terzo vertice parlamentare globale, da organizzare entro e non oltre 2026.

Un incontro globale

Per due giorni, parlamentari di tutto il mondo si sono incontrati a Valparaíso per riaffermare l’urgenza di porre fine alla fame e alla malnutrizione come parte degli obiettivi globali, sottolineando il ruolo cruciale che hanno nella trasformazione dei sistemi agroalimentari attraverso l’adozione di leggi, l’approvazione di bilanci pubblici e il monitoraggio l’attuazione delle politiche pubbliche e degli impegni del governo.

Durante le sessioni tematiche e gli eventi collaterali, hanno anche identificato e condiviso esempi di buone pratiche, in particolare relative allo sviluppo di una legislazione innovativa.

Il vertice è stato organizzato dalla FAO, insieme all’Agenzia spagnola per la cooperazione internazionale allo sviluppo (AECID), al Congresso nazionale del Cile e al governo del Cile, e ha avuto il sostegno della Commissione europea, dell’Agenzia messicana per la cooperazione internazionale allo sviluppo (AMEXCID) e il Fronte parlamentare contro la fame in America Latina e nei Caraibi.

I risultati sono questi, vedremo poi nella pratica quanto sarà fatto per quei popoli che maggiormente soffrono la fame. È il caso, tra gli altri, della zona del Sahel, la cui crisi alimentare si aggrava sempre di più a causa dei cambiamenti climatici e dei conflitti, con un impatto devastante sui bambini: le famiglie non possono permettersi di comprare il cibo e stanno ritirando i bambini da scuola perché non è più considerata una priorità.

È quanto emerge dal RapportoL’impatto della crisi alimentare e nutrizionale sui bambini in Burkina Faso e Niger” di Save the Children, secondo cui gi nel 2023 si contano circa 1,9 milioni di bambini sotto i cinque anni che probabilmente soffriranno di malnutrizione acuta in Niger, di cui 430 mila di grave malnutrizione. In Burkina Faso, si stima che circa 400 mila bambini sotto i cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta, di cui quasi un quarto sarà affetto dalla forma più grave di malnutrizione.

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Fonti: FAO / Save the Children

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