Congiunti fuori regione, famiglie e amori divisi dai confini regionali

Per chi ha genitori, parenti e affetti fuori dalla propria regione di residenza il ritorno alla normalità è ancora lontano

Dal 4 maggio scorso, come sappiamo, il nostro Paese è entrato nella ormai nota Fase 2. Tra le novità introdotte ormai tre settimane fa, abbiamo apprezzato la possibilità di incontrare i congiunti, cioè parenti e affetti stabili, nella regione di residenza.

Successivamente, sempre all’interno della stessa regione, è stato dato il via libera anche alle visite agli amici ed è stata eliminata l’autocertificazione per giustificare i propri spostamenti.

La vita sta tornando lentamente alla normalità per la maggior parte della popolazione, anche grazie alla riapertura di molte attività, ma ci sono alcuni cittadini per i quali non è così: sono i “Congiunti fuori regione“, cioè tutte quelle persone divise da un confine e che ancora non possono incontrarsi.

Lo spostamento tra regioni è infatti ancora consentito solo per motivi di lavoro, urgenza o necessità e l’autocertificazione non prevede che si possa varcare il confine per rivedere i congiunti.

Non solo amori a distanza ma anche genitori, figli, fratelli, sorelle, nonni, nipoti, fidanzati che spesso vivono a una manciata di chilometri ma a cavallo tra due regioni e che non hanno mai percepito l’esistenza di un confine fino a oggi.

Un gruppo numeroso di cittadini che in alcuni casi ha affrontato il lockdown in completa solitudine e a cui ora telefonate, chat e videochiamate non bastano più.

Per cercare di far sentire la propria voce, i Congiunti fuori regione si sono organizzati in un gruppo Facebook che conta oggi oltre 5000 membri e in una raccolta firme che ha superato le 13mila adesioni.

La loro richiesta è semplice: non essere equiparati a turisti e poter rivedere i propri affetti, con tutte le precauzioni del caso e senza dar luogo ad assembramenti, come da tempo è consentito all’interno della propria regione.

Alcune Regioni, tra cui Emilia Romagna, Veneto, Marche, Piemonte e Toscana, hanno ascoltato le loro richieste aprendo i confini alle Province o ai Comuni confinanti, grazie all’adozione di ordinanze e di accordi bilaterali.

Nella maggior parte dei casi è però ancora impossibile incontrare i propri cari e chi ha affetti oltre i confini dovrà aspettare il 3 giugno, data in cui al momento è previsto lo spostamento interregionale per tutti.

Fonti di riferimento: Congiunti e fidanzati fuori regione/Il Sole 24 ore

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