“Tutti abbiamo bisogno di un compagno di coccole” e il Belgio istituisce il Knuffelcontact

Knuffelcontact, ovvero “compagno di coccole”. Le nuove misure contro il coronavirus in Belgio si vestono di un po’ di umanità.

Knuffelcontact, ovvero “compagno di coccole”. Le nuove misure contro il coronavirus in Belgio si vestono di un po’ di umanità e ammettono una regola sui generis: tutti possono avere un “Knuffelcontact”, appunto,  fino a metà dicembre. E c’è un’eccezione per i single: i “Knuffelcontacts” possono essere due, ma mai allo stesso tempo.

Proprio il giorno in cui si festeggia il Singles day, di fatto il più grande evento di shopping online di 24 ore al mondo con 1,9 miliardi di prodotti ordinati e consegnati solo lo scorso anno (secondo quanto dice la BBC), qui in Europa si pensa a come ovviare in maniera decisamente più soft alla solitudine: abbracciando un amico!

L’idea nasce dal neo Primo Ministro belga Alexander De Croo che, comunicando l’avvio del lockdown ha spiegato:

Il nostro Paese è in uno stato di emergenza, in molti ospedali le capacità sono già superate e per questo dobbiamo invertire la curva. L’unica risposta è tutelare il sistema sanitario e per farlobisogna evitare il più possibile ogni contatto fisico”.

https://www.greenme.it/salute-e-alimentazione/psicologia/meta-guariti-coronavirus-soffre-disturbi-psichiatrici/

Ma per fortuna c’è una bellissima ed inaspettata eccezione inserita tra le nuore regole di vita sociale:

A casa, ogni membro di una famiglia ha il diritto di stretti contatti (ma le famiglie possono invitare solo uno di questi stretti contatti alla volta). E un’eccezione è prevista anche per le persone singole, che possono invitare un’altra persona… ma non entrambe allo stesso tempo”, come si legge sul sito belga VRT.

Già nel primo lockdown in alcuni Paesi del nord Europa erano state introdotte misure simili: è il caso dellOlanda, per esempio, dove però per lo più si parlava di “seksbuddy”, un compagno di letto, o del Regno Unito, dove era stata introdotta la “support bubble”, la bolla di sostegno che consentiva a una persona che viveva da sola di incontrare un’altra persona non convivente sotto lo stesso tetto.

Una serie di trovate, insomma, che mirano a un solo scopo: quello di alleggerire il peso di un isolamento che spesso, in troppi casi, può far aumentare disturbi psicologici come ansia e depressione, con innegabili ripercussioni sulla salute fisica. E se una coccola con un amico che non si vede da tempo può far bene soltanto all’umore (ma lo ribadiamo: con tutte le misure del caso, accertatisi del proprio stato di salute e indossando sempre una mascherina!), perché non farlo?

Fonti: VRT / BBC

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