La sindrome del “nido vuoto” quando i figli vanno via di casa è sempre più presente, tanto che spopola una figura molto discussa: il coach per genitori per gestire questi momenti
Negli Stati Uniti impazza la sindrome del “nido vuoto”, conosciuta anche come “empty nest syndrome”. Si tratta di un fenomeno sempre più comune che colpisce i genitori quando i figli lasciano la casa per iniziare una vita indipendente.
Questo può accadere per motivi come lo studio, il lavoro o la convivenza, e rappresenta un momento di transizione significativo nella vita familiare. Sebbene sia un passaggio naturale, molti genitori si trovano a sperimentare un senso di vuoto e smarrimento.
L’impatto di questo distacco si riflette spesso nella routine quotidiana. Attività comuni come le cene in famiglia, le serate passate a guardare la TV o le gite nel fine settimana vengono meno, lasciando spazio a un senso di solitudine e malinconia.
Le tariffe sono altissime: anche 2.000 dollari al mese
Questo cambiamento può essere difficile da affrontare, specialmente per quei genitori che per anni hanno messo al centro della propria vita la gestione familiare. La mancanza di interazioni regolari con i figli può portare a una crisi personale, caratterizzata da una perdita di identità e da difficoltà nel trovare nuovi scopi e interessi.
Per rispondere a questa crescente necessità, in molte città americane sta emergendo una nuova figura professionale: il coach per genitori. Anche se non si tratta di terapeuti, questi coach offrono un supporto pratico ed emotivo ai genitori, aiutandoli a ridefinire la propria vita dopo che i figli se ne sono andati.
Il loro obiettivo è quello di guidare i genitori in un percorso di riscoperta personale, incoraggiandoli a coltivare nuovi hobby, interessi o obiettivi, che possano riempire il vuoto lasciato dai figli. Tra le attività suggerite vi sono corsi di arte, teatro, l’apprendimento di una nuova lingua, la pratica di sport o il ritorno agli studi.
Ovviamente tutto ciò ha un prezzo ed è anche parecchio notevole con le sessioni individuali che vanno dai 99 ai 175 dollari. Alcuni coach offrono pacchetti mensili, che possono arrivare fino a 2.000 dollari. Insomma, un investimento elevato che va ad arricchire persone che di contro si trovano a speculare su dinamiche molto delicate.
Pur comprendendo le diverse sensibilità di ognuno, non possiamo far altro che chiederci se questa figura sia davvero così indispensabile o se non si possa rivedere in toto (e fin dai primi anni di vita) questo eccessivo attaccamento che non fa bene ai figli e nemmeno ai genitori. Meglio lasciarli liberi di vivere la propria vita senza ammorbarli, consci che prima o poi prenderanno la propria strada.
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