Scienziata ambientale, ebrea e dalla parte dei poveri, la prima donna eletta alla Presidenza del Messico fa già parlare tanto di sé. E ci piace
Claudia Sheinbaum, scienziata del clima, ha vinto in queste ore le elezioni presidenziali in Messico con una vittoria schiacciante che ha portato una doppia pietra miliare: è diventata la prima donna, e la prima persona ebrea, ad essere eletta Presidente del Paese.
Il suo è un risultato storico, ma nel discorso dopo la vittoria ci ha tenuto a precisare che è stato possibile raggiungerlo grazie a chi l’ha preceduta:
“Non sono arrivata qui da sola ma ci siamo arrivate tutte insieme, le nostre eroine che hanno creato la nazione, le nostre antenate, le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti”.
I primi exit poll avevano già indicato che la Sheinbaum, 61 anni, avrebbe prevalso in quelle che sono state definite “le più grandi elezioni nella storia del Messico”, con il maggior numero di elettori partecipanti e il maggior numero di seggi in palio.
E non solo: è stato un voto fondamentale che ha visto non una, ma ben due donne in lizza per guidare una delle nazioni più grandi al mondo, e tra l’altro a maggioranza cattolica.
Este es el triunfo del pueblo de México, de la revolución pacífica de las conciencias y el reconocimiento de nuestro pueblo a que es claro el mandato de continuar y avanzar con la Cuarta Transformación de la Vida Pública de México. pic.twitter.com/S7kt0LdnW3
— Dra. Claudia Sheinbaum (@Claudiashein) June 3, 2024
Nata a Città del Messico, Claudia Sheinbaum è una fisica, ingegnere e ricercatrice, proveniente da una famiglia ebrea, originaria dalla Lituania e della Bulgaria. È scesa in politica come membro del gabinetto dell’allora capo del governo di Città del Messico, Andrés Manuel López Obrador (AMLO, che ha completamente rimodellato la politica messicana durante il suo mandato, milioni di messicani sono usciti dalla povertà e il salario minimo è raddoppiato), tra il 2000 e il 2006, ricoprendo il ruolo di Segretario dell’Ambiente, promuovendo importanti progetti come il Metrobús e il programma di riforestazione urbana.
Nel 2007 ha contribuito al lavoro del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), che proprio in quell’anno ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
È stata a capo del governo di Città del Messico tra il 2018 e il 2023 ed autrice di oltre 100 articoli e alcuni libri sui temi dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.
Uno degli obiettivi principali della nuova leader messicana è la lotta alle disuguaglianze economiche, attraverso azioni come l’aumento del salario minimo, borse di studio e una pensione per le donne over 60. Claudia Sheinbaum ha condotto la sua campagna elettorale al grido di “Per il bene di tutti, prima i poveri”, rilanciando il cosiddetto “umanesimo messicano”, e ha promesso di tirar fuori 7,5 milioni di cittadini dal tunnel della povertà estrema entro il 2030.
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