Per precauzione il sindaco della città ucraina Marhanec', che sorge nei pressi della più grande centrale nucleare d'Europa, sta fornendo pillole allo iodio ai suoi abitanti
In Europa cresce la paura dello scoppio di una guerra nucleare. A preoccupare non è più soltanto la centrale di Chernobyl, occupata negli scorsi giorni della truppe russe, ma anche e soprattutto quella che si trova nella città ucraina di Zaporizhzhia, che di recente è stata colpita e incendiata dai russi. Si tratta, infatti, della più grande centrale nucleare del Vecchio Continente e se questa dovesse esplodere i danni sarebbero 10 volte peggiori rispetto a quelli del disastro del 1986 (come spiegato da Alessandro Dodaro, Direttore del Dipartimento Fusione e Tecnologie per la sicurezza Nucleare ENEA, ai nostri microfoni).
Così, il sindaco di Marhanec’, città ucraina che si trova proprio accanto alla pericolosa centrale, ha deciso di distribuire pillole allo iodio ai suoi cittadini in modo da proteggersi in caso di aumento di radiazioni.
Esiste un piano di evacuazione, che prevede l’evacuazione di 50.000 persone nell’arco di poche ore. Dato che c’è una guerra in corso, semplicemente non accadrà. Non è realistico.– ha spiegato il primo cittadino Gennady Borovik al Telegraph – I nostri servizi di emergenza monitorano costantemente la situazione e i livelli di radiazioni al momento non sono al di sopra della norma. Ma non sappiamo cosa accadrà domani, quindi per precauzione stiamo distribuendo pillole di iodio.
Gli abitanti della città si sono presentati in questi giorni alla sede del municipio per ricevere le confezioni di pillole allo iodio.
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Le autorità della città di Marhanec’ sono in allerta.
Questa non è Chernobyl. – ha avvertito Borovik – Ma ognuno dei suoi reattori è molto più potente di Chernobyl. Quindi se dovesse succedere qualcosa, sarebbe davvero terribile.
I timori legati ad una guerra nucleare sono ormai diffusi in diversi Paesi d’Europa, dal Belgio alla Francia, passando per la Scandinavia. In questi Stati negli ultimi giorni si è assistito ad un assalto alle farmacie per acquistare pillole a base di iodio. Nel frattempo la Svizzera ha pubblicato un vedemecum con le indicazioni previste da seguire (dai rifugi all’assunzione delle compresse allo iodio) in caso di conflitto nucleare.
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Fonte: The Telegraph
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