Questa è la prima città italiana a offrire assorbenti gratis in scuole e uffici (e sono ecologici!)

Nichelino ha dato il via ad un progetto innovativo: offrire assorbenti ecologici gratuiti in 35 scuole e uffici: così il ciclo mestruale non è più un lusso né un tabù

La città di Nichelino, in provincia di Torino, ha introdotto un progetto pionieristico a cui tutti i comuni dovrebbero ispirarsi: ha infatti iniziato a fornire dispenser di assorbenti ecologici gratuiti nelle scuole e negli edifici comunali.

Da inizio febbraio, questa iniziativa è diventata realtà in 35 edifici e ne beneficeranno circa 800 persone, tra insegnanti, personale scolastico e amministrativo comunale. Alessandro Azzolina, assessore alle Pari Opportunità, Ecologia Integrale e Istruzione, è il promotore del progetto, pensato con l’obiettivo di ribadire che il ciclo mestruale non è un lusso né un tabù.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la start-up “This Unique”, fa di Nichelino la prima città in Italia a implementare una tale diffusione di dispenser di assorbenti gratuiti. Oltre al beneficio pratico per coloro i quali lavorano nelle strutture coinvolte, mira a inviare un segnale forte al governo nazionale, soprattutto in risposta all’aumento delle tasse sugli assorbenti.

Ci sarà anche una campagna educativa sulle mestruazioni

Azzolina ha voluto sottolineare che il percorso verso la parità di genere coinvolge scelte e passi avanti concreti anche da parte della politica, insieme a programmi educativi sul benessere mestruale e sulla parità di genere come questo.

Oltre alla distribuzione degli assorbenti gratis, è stata anche lanciata una campagna educativa sulle mestruazioni che sarà affissa in tutta la città e negli uffici per cambiare la narrazione di questa tematica. In più a partire da marzo ci saranno incontri con esperti sul tema.

Azzolina, dopo il successo riscontrato dall’iniziativa di Nichelino, ha anche lanciato un appello ad altri comuni affinché adottino programmi simili, mettendo a disposizione la relativa delibera e l’esperienza acquisita affinché si possa compiere una vera “Mestrual revolution” in ogni comune.

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