Il Cile “seppelisce” la costituzione di Pinochet (e per la prima volta anche gli indigeni Mapuche siederanno in Consiglio)

Con il 99,3 % dei tavoli scrutati, il 78,3 % vota quindi per seppellire la Costituzione di Pinochet e la partecipazione raggiunge il 50 %

Alla domanda ‘Quiere usted una Nueva Constitución?, ovvero ‘Vuole una nuova Costituzione?’, più dei tre quarti degli elettori cileni hanno risposto ‘apruebo’, ‘approvo’. Con il 99,3 % dei tavoli scrutati, il 78,3 % vota quindi per seppellire la Costituzione di Pinochet e la partecipazione raggiunge il 50 %, nonostante le restrizioni della pandemia.

La richiesta di una nuova Costituzione era partita nell’ottobre dello scorso anno e aveva portato con sé proteste anche violente. Adesso i cileni festeggiano in Plaza Italia, mentre le schede sono scrutinate in diretta televisiva.

La Costituzione, sottoposta a referendum, risale al 1980 ed era stata redatta durante la dittatura militare del generale Augusto Pinochet. Una carta considerata da più parti discriminatoria, soprattutto nei confronti degli indigeni mapuche, che sperano adesso di vedersi garantiti più diritti.

“Oggi la cittadinanza, la democrazia e la pace hanno trionfato sulla violenza”, ha detto il presidente Sebastián Piñera.

Con il referendum si è deciso anche che l’assemblea che dovrà riscrivere le leggi dovrà insediarsi entro maggio del 2021, sarà composta esclusivamente da membri (155) eletti direttamente, in cui verrà garantita la parità di genere. Ma non solo, una grande vittoria per le popolazioni indigene che avranno un certo numero di seggi, anche perché tra le prime questioni da discutere potrebbe esserci proprio il riconoscimento dei mapuche, oltre che riforma sanitaria, pensioni, istruzione e contratti di lavoro. Entro la seconda metà del 2022 si terrà un nuovo referendum che dovrà approvare o respingere il testo della nuova Costituzione.

Ciò che è certo che questo per il Cile è un momento storico e neanche la pandemia e le proteste violente hanno fermato la voglia di cambiamento. Il referendum era inizialmente previsto per aprile. Il governo conservatore ha accettato di indirlo dopo le proteste che hanno portato alla morte di più di 30 persone. Non è solo la prima volta nella storia del Cile che i cittadini sono chiamati a votare se vogliono o meno cambiare una Costituzione, ma anche una pietra miliare il fatto che la nuova Carta sarà redatta da un gruppo collegiale eletto dal popolo. Tra le principali questioni che l’organo costituente affronterà ci sono le disuguaglianze e le riforme sociali. La nuova Costituzione sarà un primo passo molto importante per ripristinare un equilibrio sociale in Cile.

Fonti: BBC/El Pais

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