Chi è Nga Wai Hono i te Po, la giovanissima regina dei Maori considerata la “nuova alba”

Una nuova, giovane regina è stata incoronata come ottava monarca nella storia dei Maori al termine di una lunga cerimonia di danze e canti, subito dopo il funerale del re suo padre Kiingi Tuheitia. La nuova sovrana si chiama Nga Wai e ha 27 anni, uno di più dell’età di Elisabetta II quando nel 1952 salì al trono nel Regno Unito

Una corona di foglie, un mantello e una collana di stecche di balena: niente diamanti incastonati né pellicce d’ermellino, ma un trono in legno intagliato accanto alla bara di suo padre Kiingi Tuheitia Potatau Te Wherowhero VII, morto nei giorni scorsi a 69 anni. Lei è Nga Wai Hono i te Po, la terzogenita appena 27enne, scelta come kuini (termine Maori che significa proprio regina) da un consiglio di capi indigeni Maori della Nuova Zelanda.

Incoronata tra riti emotivi, preghiere e canti, è la regina più giovane al mondo in questo momento ed è la seconda donna a salire al trono nella storia recente del Kiingitanga, il movimento dei re Maori nato nel 1858 per unire tutti i popoli nativi della Nuova Zelanda.

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Il nuovo monarca è stato innalzato in una cerimonia nota come Te Whakawahinga, di fronte a migliaia di persone riunite per il tangihanga (funerale e sepoltura) di Kiingi Tuheitia, ha detto un portavoce della famiglia reale Kiingitanga.

Nga Wai hono i te Po è stata acclamata da migliaia di persone mentre saliva su un trono di legno dallo schienale alto durante una cerimonia nell’Isola del Nord del Paese. Dopo essere stato selezionata da un consiglio di capi, Nga Wai è stata accompagnata al trono da uomini a torso nudo e tatuati, armati di armi cerimoniali, che hanno cantato, urlato e gridato in acclamazione.

La nuova regina è l’unica figlia femmina e la figlia più giovane dell’ex re e di sua moglie Te Atawhai Makau Ariki. Ha conseguito un Master of Arts in Tikanga Maori e ha fatto parte di numerosi consigli di amministrazione, tra cui quello del Te Kohanga Reo National Trust, un’organizzazione incaricata di rivitalizzare la lingua Maori.

La sua consacrazione arriva in un momento in cui la Nuova Zelanda sta lottando con le discriminazioni razziali. La coalizione di centro-destra, infatti, insediatasi lo scorso anno, ha iniziato a disfare le politiche dei Governi precedenti, in particolare quelle che promuovono l’uso ufficiale della lingua Maori, il miglioramento degli standard di vita e dei diritti degli indigeni (popoli ridotti al 17%) e gli sforzi per riparare alcuni dei torti commessi durante la colonizzazione.

Ora, sarà la nuova regina a portare i Maori verso le nuove sfide dell’AI e della crisi climatica, senza dimenticare la lingua, le danze tradizionali, le radici di quelle sole 900mila persone.

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