Ha lottato per più di un anno e mezzo contro un tumore, poi lo scorso 20 maggio ha concluso il suo ciclo di chemioterapia. Ecco come ha festeggiato.
Ha lottato per più di un anno e mezzo contro un tumore, poi lo scorso mercoledì 20 maggio l’ha segnato sul calendario come il giorno più felice della sua vita, quello in cui ha concluso il suo ciclo di chemioterapia.
Lui è Josafat Mora Chacón, di solo 9 anni, della Costa Rica: un anno e nove mesi fa gli fu diagnosticato un cancro al fegato. Una feroce diagnosi cui è seguita necessariamente una lunga e devastante lotta.
Ma Josafat ce l’ha fatta e ne è uscito vittorioso e lui e la sua famiglia hanno ricevuto la notizia delle notizie proprio il 20 maggio: non avrebbe più avuto bisogno della chemioterapia dopo che il tumore si era totalmente rimesso.
Entusiasti, il bimbo e la sua famiglia hanno voluto condividere la felicità con le persone della zona e hanno dipinto la loro auto.
“Oggi è la mia ultima chemio”, hanno scritto sul retro del veicolo, in modo tale che tutti ma proprio tutti venissero a conoscenza della lieta novella.
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“Josafat è come mio figlio – racconta il suo patrigno, Jairo, al giornale locale La Teja – mi prendo cura di lui da quando aveva tre anni, ecco perché quando mi dissero che questa sarebbe stata la sua ultima sessione di chemioterapia, decisi che dovevo fare qualcosa e mi venne in mente di mettere il messaggio sul lunotto dell’auto”.
E ha continuato: “È stato un bel viaggio riuscire ad arrivare sino a qui. Circa due mesi prima della diagnosi di tumore cadde dalla bici e si ruppe una costola e all’Ospedale di Guápiles ci dissero che c’era una solo leggera frattura e ci rimandarono a casa”.
Dopo un mese Josafat iniziò ad avere una febbre costante e, dopo le prime analisi, si pensò a una infezione urinaria. Ma il trattamento cui fu sottoposto, secondo il patrigno, “avrebbe accelerato il cancro”. Solo dopo altre ricerche si è finalmente scoperto un cancro al fegato “una massa larga 22 centimetri per 12 di lunghezza, quindi l’hanno mandato immediatamente all’ospedale pediatrico”, ha detto Jairo.
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Il primo anno è stato parecchio complicato, dal momento che ha dovuto sopportare le chemioterapie ogni 72 ore. Ma ora il peggio sembra passato e la voglia di gridare al mondo intero la tua felicità te la meriti tutta, piccolo Josafat!
Fonte: La Teja