Yasuo Takamatsu non ha mai perso la speranza di ritrovare la moglie dispersa nello tsunami giapponese e per questo ha fatto oltre 600 immersioni nel mare
Yasuo Takamatsu, un uomo di 67 anni, ha passato oltre un decennio a cercare sua moglie Yuko, dispersa nello tsunami che colpì il Giappone nel 2011. L’oceano ha segnato il suo corpo, ma non ha mai scalfito il suo spirito. Takamatsu ha iniziato la sua ricerca nel 2013, due anni dopo il disastro che colpì le coste nordorientali di Onagawa.
L’ultimo messaggio che ricevette da Yuko diceva: “Stai bene? Voglio tornare a casa”. Queste parole lo hanno spinto a cercarla incessantemente. Yuko, che lavorava in una banca, era fuori città e stava accompagnando la suocera quando si verificò lo tsunami. Takamatsu ha trovato il suo telefono un mese dopo il disastro e con esso l’ultimo messaggio che lei gli aveva inviato. Da quel momento, la sua missione è stata riportarla a casa.
Inizialmente Takamatsu ha cercato Yuko sulla terraferma per due anni e mezzo, esplorando rifugi, montagne e obitori. Nel 2013 ha deciso di estendere la sua ricerca al mare, imparando a immergersi con l’aiuto di Masayoshi Takahashi, un istruttore che conduce immersioni volontarie per cercare le vittime dello tsunami.
La sua storia raccontata in documentari e libri
Il documentario del 2023 “The Diver” del regista Anderson Wright cattura la dedizione di Takamatsu. Takamatsu racconta come ha cercato tra le macerie e i detriti, sperando di trovare qualche traccia della moglie.
Ha continuato a immergersi, aiutando a ripulire i detriti, ma con l’obiettivo principale di ritrovare Yuko. Takahashi ha sostenuto Takamatsu tracciando i luoghi già esplorati. La storia di Takamatsu ha toccato i cuori di molte persone e la sua perseveranza è stata raccontata in vari documentari e libri.
Il libro “Voglio tornare a casa” è stato adattato in un lungometraggio e selezionato per il Busan International Film Festival (BIFF) nel 2017. Oltre a “The Diver”, la sua storia è stata trasformata in un altro documentario, “Nowhere To Go But Everywhere” nel 2022.
Takamatsu, che ha completato oltre 600 immersioni, afferma nei documentari che, nonostante le difficoltà, sente di non avere altra scelta che continuare a cercare. Sentendosi più vicino a Yuko nell’oceano, Takamatsu non ha mai smesso di credere che da qualche parte in quelle acque possa ancora ritrovare sua moglie. Il devastante terremoto del 2011, che causò oltre 20.000 vittime e lasciò più di 2.500 persone disperse, ha segnato indelebilmente la sua vita, ma non ha mai spento la sua speranza.
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Fonte: The Diver
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