Coronavirus, il vergognoso cartello affisso nel condominio dove vive una dottoressa in prima linea contro il Covid-19

Una dottoressa che lavora con pazienti Covid-19, tornando a casa, si è trovata di fronte ad un cartello che le raccomandava di usare le massime precauzioni

Una dottoressa di Pisa, tornando a casa dopo l’ennesimo turno massacrante in ospedale, si è trovata di fronte ad un cartello vergognoso in cui le si chiedeva di prestare massima attenzione alle norme igieniche negli spazi comuni.

Vi abbiamo parlato di tanti bei gesti di solidarietà in tempi di coronavirus ma anche di qualche episodio spiacevole, come ad esempio quello dell‘infermiera che si è vista negare un appartamento in affitto a Milano in quanto lavora in un reparto con pazienti affetti da Covid-19.

Ora un nuovo caso arriva da Pisa.

I medici e gli infermieri sono in questi giorni generalmente celebrati come eroi ma, come sempre, ci sono delle eccezioni. È il caso di una dottoressa che lavora con i pazienti contagiati da coronavirus all’ospedale di Cisanello che, tornata a casa, si è trovata di fronte ad uno spiacevole cartello affisso da qualcuno dei condomini.

“Cara dottoressa, sappia che in questo condominio abitano una neonata di 6 mesi e una signora ultra80enne vedova. Perciò usi le massime precauzioni quando utilizza gli spazi comuni. Cioè quando deve toccare cancelli, scale, sottoscala e corrimano”.

Si accusa la dottoressa in maniera velata (ma neanche troppo) di essere un potenziale “untore”. Queste persone forse ignorano che, quando i medici finiscono il turno, tutto viene sanificato e che la dottoressa sicuramente sa meglio di loro come comportarsi in quanto a norme igieniche.

Alcuni colleghi medici, Stefano Taddei, ordinario di Medicina e direttore della clinica medica 1 Universitaria, e Marco Taddei, direttore della Medicina 4 dell’ospedale, le hanno mostrato il massimo della solidarietà e hanno dichiarato a Il Tirreno:

“È un atto vergognoso, che non può passare nel silenzio”.

Per fortuna questi sono casi isolati, molte di più sono le iniziative di solidarietà che stanno uscendo fuori da questa emergenza.

Fonte: Il tirreno

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