Cadaveri usati per crash test ed esperimenti militari. Lo scandalo che ha coinvolto un facoltà di medicina in Francia

Scandalo in Francia per la scoperta di cadaveri utilizzati per crash test ed esperimenti militari senza aver avvisato prima i donatori

Quello che è stato scoperto in Francia è a dir poco agghiacciante: alcuni cadaveri sono stati utilizzati nei crash test automobilistici e in esperimenti militari senza che le famiglie dei defunti fossero informate. Un vero e proprio scandalo venuto alla luce grazie ad un’inchiesta.

È France 2 ad aver reso noto a tutti quello che è accaduto ad alcuni cadaveri donati per la ricerca scientifica. Dall’inchiesta condotta dal canale francese è emerso che la facoltà di Medicina dell’Università Paris-Descartes, alla quale erano stati donati dei corpi di persone decedute appunto a fini medici, li ha poi venduti senza avvisare i familiari a società che eseguono invece crash test.

La donazione dei corpi era stata fatta legalmente ma quello che è successo dopo è molto grave. L’Università è infatti accusata di aver venduto cadaveri e resti umani a società private senza avvisare prima i donatori. Non solo alle case automobilistiche, i corpi sono serviti anche ad esperimenti militari. 

Nel 2019, a seguito di uno scandalo rivelato da “L’Express” in cui erano emerse  “gravi violazioni etiche”, il Centro per la donazione dei corpi dell’Università di Medicina di Paris-Descartes ha chiuso i battenti. Ora France 2 ha fatto emergere nuovi particolari agghiaccianti: alcuni resti, donati per far progredire la ricerca medica, sono stati invece venduti e utilizzati per tutt’altro.

Così ha raccontato al canale televisivo francese la vicepresidente dell’associazione Charnier Descartes, Laurence Dezelée, della cui madre, morta nel 2015, ha donato il corpo al centro:

Sembrava tutto molto bello sulla carta, abbiamo detto loro: ‘Se può servire a qualcosa di nobile.’ In realtà è un atto d’amore. Naturalmente, non le è stato detto: ‘Potresti essere usata per un crash test ed essere mandata a 150 all’ora contro un muro’ 

Questa pratica del Centro per la Donazione dei corpi è stata confermata anche dal genetista ed ex presidente dell’Università (2007-2011), Axel Kahn:

Le persone che donano il proprio corpo alla scienza non sono consapevoli di farlo nell’ambito della contrattualizzazione privata, cioè integrando circuiti finanziari e, di conseguenza, c’è indubbiamente l’inganno… 

Come sono finiti i corpi nelle mani dell’industria automobilistica l’ha spiegato Axel Kahn, ex presidente della facoltà di medicina:

Un accordo, legale e unico in Europa, è stato firmato tra l’Università Paris-Descartes e Ceesar (Centro europeo per gli studi sulla sicurezza e l’analisi dei rischi), l’organismo responsabile degli studi di biomeccanica, incaricato dai costruttori. Questa prevede la fornitura dei corpi, al prezzo: “900 euro per un soggetto, 400 per una parte anatomica

Esperimenti ritenuti essenziali dal professor Olivier GAGEY, Presidente del Consiglio Scientifico del Ceesar:

Oggi ci troviamo di fronte al problema dei soggetti molto sovrappeso in condizioni di shock. Siamo costretti a utilizzare un cadavere per acquisire dati che verranno trasposti nel modello . Questo è fondamentale, vogliamo garantire che i dispositivi non siano aggressivi e pericolosi per l’uomo 

Ma visto che il centro per la donazione dei corpi sta per riaprire in Francia, giustamente i cittadini si chiedono se c’è da fidarsi davvero e se i donatori verranno ora informati meglio su quanto accade ai corpi dei loro cari.

Nel frattempo Frédérique Vidal, Ministro dell’insegnamento superiore, della ricerca e dell’innovazione, attende la consegna di un rapporto il 7 giugno per vigilare meglio sulla donazione dei corpi. 

Fonte: France 2

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