Oggi il Ministero della PA annuncerà un accordo con l'Accademia della Crusca per semplificare il linguaggio dei documenti pubblici
Via il burocratese dai documenti pubblici. Il Ministero della Pubblica Amministrazione oggi annuncerà un accordo con Accademia della Crusca per semplificare e rendere più accessibile la comprensione.
“Punto! Due punti!! Ma si, fai vedere che abbondiamo” diceva Totò. E a distanza di decenni la situazione non è cambiata granché. Almeno finora. Il linguaggio burocratico, compreso quello che troviamo nei moduli da compilare per ottenere un documento, a volte è molto difficile da capire. Riferimenti normativi e termini tecnici sono spesso difficili.
“Chi riempie il modulo per il passaporto di un minore sa sempre cosa significa ‘essere a conoscenza dei motivi ostativi previsti dalla legge 1185 del 1967’? Dobbiamo metterci nei panni di chi quel modulo lo deve riempire” ha detto la ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone in un’intervista al Correre.
Il Ministero per la funzione pubblica così ha deciso di chiedere aiuto alla massima autorità in tema di lingua italiana: la Crusca. Oggi la ministra sarà a Firenze per un incontro ufficiale con il presidente dell’Accademia Claudio Marazzini.
“In modo simile a quanto già accaduto nel 2018, quando l’Accademia si impegnò in una collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, o nel 2017 quando lavorò in sinergia con Enea (Azienda nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), lo scopo dell’incontro sarà quello di siglare un accordo che dia avvio a un programma di studio e promozione di una comunicazione corretta e chiara in ambito istituzionale” si legge nel comunicato ufficiale dell’Accademia della Crusca.
L’accordo si tradurrà in un progetto, portato avanti a quattro mani dal Ministero e dai linguisti della Crusca, per rendere più chiaro il linguaggio della pubblica amministrazione. In un secondo momento poi verrà emanata una direttiva che offrirà una guida per la scrittura dei moduli. Infine, verranno organizzati dei webinar per formare i funzionari e aiutarli a capire le reali necessità degli utenti.
“Il progetto è pensato nell’interesse di tutta la cittadinanza, poiché una comunicazione istituzionale semplice e trasparente è garanzia di accessibilità e risponde ai principi democratici dello Stato italiano” prosegue la Crusca.
Il burocratese potrebbe avere i giorni contati.
Fonti di riferimento: Accademia della Crusca, Corriere
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