Brexit, addio all'Erasmus nel Regno Unito, questa la decisione presa dalla maggioranza del governo, suscitando polemiche in tutto il mondo.
Addio all’Erasmus, questa la decisione del governo britannico pubblicata su twitter dalla Camera dei Comuni, dopo il no della maggioranza al programma europeo di scambio di studenti. Decisione che ha suscitato numerose polemiche, giudicata dallo storico britannico Simon Schama “miserabile, un furto alle giovani e future generazioni“.
Il Parlamento britannico ha votato 344 a 254 contro l’emendamento “New Clause 10”, che voleva imporre al governo di Boris Johnson di continuare l’Erasmus anche dopo il 2020, mantenendolo attivo, quindi, anche dopo l’uscita del paese dall’Ue, non appena sarà in vigore la Brexit.
MPs have voted against New Clause 10 being read a second time, by 344 votes to 254.
This new clause would have required the Government to seek to negotiate continuing full membership of the EU’s Erasmus+ education and youth programme.
— UK House of Commons (@HouseofCommons) January 8, 2020
Luciana Berger, ex deputata laburista, su twitter ha scritto:
“Ho imparato così tanto durante il mio anno di Erasmus, è stata una delle più belle esperienze della mia vita. È devastante sapere che le nuove generazioni non avranno la mia stessa opportunità”.
I gained so much from my Erasmus year – it was one of the best experiences and I learnt so much. Devastating to think the next generation of young people in our country won’t have access to the same opportunity. https://t.co/U1e0baMFav
— Luciana Berger (@lucianaberger) January 9, 2020
Altrettanto delusi sono rimasti molti altri, dall’accademico Paul Bernal, che ha definito la decisione “diabolica e miope”, a numerosissimi studenti, politici, utenti, che hanno commentato, tanto per citarne alcuni:
“La morte dell’Erasmus per gli studenti britannici e probabilmente per tutti gli studenti europei che desiderano studiare nel Regno Unito. Che regressione…”
La mort d'Erasmus pour les étudiants britanniques et probablement pour les étudiants européens souhaitant étudier au RU. Quelle régression… https://t.co/xwCgpA7xzU
— Gaelle Chave 🇨🇵🇪🇺 (@ChaveGaelle) January 9, 2020
E ancora:
“Ecco, fine del programma Erasmus per studenti britannici. L’accesso all’istruzione in Gran Bretagna è riservato solo ai ricchi. USA 2.0.”
Voilà, fin du programme Erasmus pour les étudiants britanniques. L’accès a l’éducation en grande bretagne n’est réservé qu’au personnes riches. USA 2.0 https://t.co/LY3I4tDKkA
— Tam 🍉 (@Tamsotams) January 9, 2020
Sergio Battelli, Presidente della Commissione per le Politiche #Ue della #CameradeiDeputati, ha dichiarato, in risposta alla scandalosa votazione, che “solo lo scambio e l’integrazione faranno il cittadino europeo di domani“.
https://twitter.com/BattelliSergio/status/1215248782704742401
Ma Chris Skidmore, parlamentare conservatore britannico, ha risposto che il voto non implica la fine della partecipazione al programma perché nei prossimi negoziati con l’Ue se ne riparlerà sicuramente dato che l’Erasmus ha tutta la stima del governo.
Last night’s vote- game playing by opposition parties- does not end or prevent the UK participating in @EUErasmusPlus after leaving the EU. We remain open to participation and this will be part of future negotiations with the EU- we highly value international student exchanges
— Chris Skidmore (@CSkidmoreUK) January 9, 2020
Ma allora perché hanno votato, in maggioranza, contro? Perché inglobare l’Erasmus significa accettare anche scambi di lavoratori di età non giovanissima, quindi si teme una libertà di movimento di persone non gradita dopo l’uscita dall’Ue, nell’ottica di un cambiamento generale delle regole in materia di immigrazione. Insomma, sempre più chiusi verso lo scambio, inverosimile credere che sia questa la soluzione per un mondo migliore. E a pagarne le conseguenze saranno soprattutto le nuove generazioni.
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