Body shaming: giovanissimo rugbista vittima di insulti dopo una foto postata dal padre sui social

Una semplice foto che ritraeva il figlio durante gli allenamenti della squadra ha provocato una valanga di offese sui social

Mark Pugsley è un padre del Galles che, come tutti gli altri genitori, assiste agli allenamenti della squadra di rugby Oakdale RFC dove gioca suo figlio Alfie e fiero del suo ragazzo decide di postarne su Facebook, senza mai poter immaginare che proprio da quella foto si sarebbe scatenata una bufera di insulti e commenti poco carini all’11enne per via del suo fisico.

Alfie Pugsley è stato criticato dagli haters del social che gli hanno scritto di essere “troppo grosso” per una squadra di ragazzini under 12, di avere una “corporatura troppo strana” per la sua età e non si sono risparmiati giudizi verso la famiglia. Il padre Mark ha dovuto rimuovere la foto esterrefatto e ha deciso di raccontare l’accaduto su Twitter scrivendo:

se solo la gente sapesse quanto lavora sodo per rimettersi in forma e quanto bassa sia la sua autostima. Non ti preoccupare Alfie, sarò sempre il tuo più grande fan!

Il post di Mark e la vicenda di Alfie è diventata in poche ore virale e la famiglia gallese ha ricevuto il supporto di tantissime personalità sportive del mondo del rugby come gli ex rugbisti neozelandesi Israel Dagg e Jerome Kaino che ricorda quanto questo sport rappresenti l’inclusione, andando oltre le dimensioni ed i generi.

Anche il famosissimo arbitro di rugby Nigel Owens ha risposto al tweet di Mark Pugsley e si è subito offerto di voler assistere ed arbitrare una delle partite di Alfie, incoraggiandolo a non perdere mai il sorriso e la grinta.

Fonte: Mark Pugsley

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