11 ragazzi down, un birrificio ed una birra solidale prodotta da loro stessi. Grazie al progetto “Sosteniamoci Insieme” sono nate 450 bottiglie di T21 e non è finita qui
Undici ragazzi con la sindrome di Down sono diventati maestri birrai. Il tutto è accaduto a Cinisi, in Sicilia, grazie ad un percorso di formazione volto all’inserimento nel mondo del lavoro. Prima la teoria e poi la pratica, acquisendo le tecniche artigianali all’interno del birrificio Bruno Ribaldi che ha messo la propria esperienza al servizio di questa buona causa.
Da qui è nato il progetto per realizzare la T21, una birra solidale artigianale di cui ne sono state realizzate già 450 bottiglie, 150 per ogni tipologia (plis, bianca e ambrata). Il Ceo dell’azienda Bruno Ribadi ha parlato di un’esperienza meravigliosa, con i ragazzi che non solo hanno appreso le tecniche e lavorato con costanza, ma si sono anche appassionati all’iniziativa mettendo tutto il loro impegno.
T21 come Trisomia 21
I ragazzi e le ragazze protagonisti di questo importante progetto dal grande risvolto etico e sociale fanno parte dell’associazione dilettantistica sportiva SporT21Sicilia di Palermo – nata nel 2017 e guidata da Giampiero Gliubizzi – e dall’Associazione Italiana Persone Down di Termini Imerese, presieduta da Ignazio Cusimano.
Avrete notato come sia nel nome della birra che in quello dell’associazione è presente l’acronimo T21. Non è ovviamente un caso, in quanto si tratta del nome scientifico con cui è conosciuta la sindrome di Down, ovvero Trisomia 21.
Il progetto va però oltre la realizzazione della birra vera e propria, in quanto punta a rendere effettiva l’inclusione dei ragazzi con disabilità intellettiva razionale. Finanziato dall’Assessorato Regionale della Famiglia e alle Politiche Sociali, l’obiettivo è di sviluppare un approccio consapevole alla coltivazione dei prodotti attraverso la conoscenza delle principali tecniche di produzione e di trasformazione eco-sostenibili dei grani antichi siciliani e degli ortaggi.
Dalla teoria fino alla produzione, imbottigliamento ed etichettatura
Nello specifico i ragazzi hanno appreso come si produce una birra artigianale, iniziando dalla conoscenza della materia prima come orzo, luppolo, malto e aromi siciliani. Poi si è arrivati al vero e proprio processo di produzione della birra che si è svolto al birrificio, comprensivo anche di imbottigliamento ed etichettatura.
Ad insegnare loro tutti i segreti è stato Vito Biundo, un altro dei titolari del birrificio, ma i ragazzi si sono dati da fare di buona lena. Hanno infatti perfino disegnato l’etichetta della birra, che ovviamente non poteva che chiamarsi T21.
Nello scorso dicembre, dopo un anno di attività, ai ragazzi sono stati consegnati gli attestati a chiusura del percorso formativo “Sosteniamoci Insieme”. La produzione della birra solidale T21 non si è però certo fermata ed anzi è in piena funzione anche in questo 2023.
Le 450 birre prodotte sono infatti solo l’inizio, anche grazie al fatto che c’è stata un’enorme richiesta lo scorso anno. Ovviamente i proventi ricavati dalla vendita della T21 saranno tutti destinati al sostentamento delle attività delle associazioni.
Oggi festa di chiusura del progetto "Sosteniamoci Insieme" etichettatura, confezionamento e consegna attestati per i…
Posted by Giampiero Gliubizzi on Friday, December 16, 2022
A dare ancora più lustro all’iniziativa è stato l’impegno messo dai ragazzi. Solitamente le persone down faticano a mantenere a lungo la concentrazione ma i protagonisti di questo progetto, con le dovute accortezze, vi si sono appassionati anima e corpo. La produzione della T21 si è dunque rivelata un ottimo modo per farli sentire parte di qualcosa di importante, educarli e farli divertire.
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Fonte: Sport21Sicilia
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