Cosa ha promesso e cosa potrà fare Joe Biden per l’ambiente?

Joe Biden neo presidente degli Stati Uniti d'America ha parlato più volte dei suoi ambiziosi progetti per affrontare i cambiamenti climatici

Durante la sua campagna elettorale, Joe Biden neo presidente degli Stati Uniti d’America ha parlato più volte dei suoi ambiziosi progetti per affrontare i cambiamenti climatici, raggiungere l’obiettivo dello zero emissioni entro il 2050, in rottura insomma con l’amministrazione Trump e più in linea con le politiche ambientali dell’era Obama.

La domanda ora è: quali progressi ambientali può effettivamente realizzare la presidenza Biden? Mentre la pandemia e l’economia in stallo attirano l’attenzione, il neo presidente sarà in grado di dare vita al cambiamento? Sicuramente le divisioni politiche influiranno molto e porranno dei limiti soprattutto sul piano economico, ma ci sono delle aree in cui potrebbe agire da subito.

Innanzitutto Biden ha il potere di annullare alcuni o tutti gli ordini esecutivi firmati da Trump, qualche esempio? Tutte le azioni legate alla riduzione delle protezioni ambientali o quelle che promuovono l’uso dei combustibili fossili. Parliamo ad esempio, dell’eliminazione delle protezioni per corsi d’acqua, zone umide piccoli torrenti consentendo potenzialmente ai proprietari terrieri di scaricare pesticidi e altri inquinanti nelle acque senza incorrere in alcuna penalità. Ancora del fatto che i lupi grigi non sono più specie protetta, che c’è un via libera ai pesticidi e che l’amianto non è mai stato vietato, giusto per citare alcuni esempi. (Leggi anche: 10 modi in cui l’amministrazione Trump e l’Epa hanno reso la vita degli americani più tossica e pericolosa)

Alla Columbia Law School di New York, i ricercatori del Sabin Center for Climate Change Law avevano iniziato a monitorare gli sforzi di Trump per rimodellare la politica ambientale. Il loro elenco conta 159 azioni legate che non hanno per nulla favorito la lotta ai cambiamenti climatici. Ad agosto scorso, in una relazione si parla di ciò che potrebbe essere fatto per cambiare questo trend.

Innanzitutto, Biden ha già promesso di rientrare nell’accordo sul clima di Parigi e anche di revocare il permesso che autorizza il progetto del gasdotto Keystone XL. Oltre a ciò, il nuovo presidente può emanare rapidamente ordini esecutivi che annullerebbero una serie di altre revisioni politiche. Per citarne una: la tanto annunciata strategia energetica “America First” di Trump volta ad aprire le acque costiere degli Stati Uniti alla perforazione di petrolio e gas.

Rientrare nell’accordo di Parigi richiederebbe agli Stati Uniti di presentare nuovi impegni per ridurre le emissioni della nazione. Nel programma di Biden c’è anche il cosiddetto American Recovery and Reinvestment Act, ovvero un piano da 5 trilioni di dollari da investire in energia pulita che in realtà era stato voluto da Obama nel 2009, ma che il democratico ha promesso di riprendere attraverso l’istituzione di una nuova agenzia incentrata su clima e innovazione e l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050.
Il presidente parla, dunque, di una rivoluzione green che chiaramente avrebbe ricadute immediate sulle major petrolifere che finora Trump ha incoraggiato e sostenuto.

Nella più grande inversione delle protezioni alle terre pubbliche nella storia degli Stati Uniti, Trump aveva tagliato l’area di Bears Ears dell’85% e di Grand Staircase Escalante del 50%.Un ordine esecutivo emesso da Biden potrebbe riportare immediatamente i monumenti alla loro dimensione originale, proteggendo quelle aree dall’estrazione mineraria. In generale, Trump ha rivisto più di 100 regolamenti sulle normative federali ambientali, che Biden può annullare, anche senza l’approvazione del Congresso.

Ma non solo. L’ex presidente ha eliminato il Clean Power Plan, la politica più significativa di Obama contro il cambiamento climatico. Quel piano, che avrebbe dovuto ridurre le emissioni di anidride carbonica dalle centrali elettriche del 30% entro il 2030, non è mai entrato in vigore, perché è stato contestato in tribunale da una coalizione di industrie e governi statali repubblicani. L’Environmental Protection Agency di Trump ha sostituito il piano con una regola che, secondo le stime, ridurrà le emissioni di anidride carbonica solo dello 0,7% entro il 2030. Quella regola per l’energia pulita accessibile è ora vincolata anche in tribunale, ma Biden potrebbe fare una nuova norma che regola le emissioni delle centrali elettriche.

Del programma di Biden ne avevamo già parlato, questi i punti in sintesi:

  • Garantire che gli Stati Uniti raggiungano un’economia di energia pulita al 100% ed emissioni nette zero entro il 2050
  • Una nazione più forte e resiliente grazie a investimenti in infrastrutture intelligenti per ricostruire la nazione e per garantire che edifici, l’acqua, i trasporti e le infrastrutture energetiche possano resistere agli impatti dei cambiamenti climatici
  • Fare squadra con il resto del mondo per affrontare la minaccia del cambiamento climatico
  • Resistere all’abuso di potere degli inquinatori che danneggiano in modo sproporzionato le comunità di colore e le comunità a basso reddito

Anche il linguista, filosofo, scienziato Noam Chomsky aveva detto la sua su un piano tanto ambizioso:

“Il programma di Biden sulle questioni ambientali – scritto insieme a Sunrise, un gruppo ecologista molto radicale – prevede investimenti di milioni di dollari per lo sviluppo delle energie rinnovabili, e l’adozione di un Green New Deal tra le priorità dell’agenda legislativa. È uno dei programmi più progressisti che io abbia mai visto, e anche questo è motivo di grande speranza. I democratici sanno che non possono deludere i giovani attivisti spinti verso la politica dall’allarme per l’emergenza climatica, perché sono loro il futuro della nostra società”.

Fonti: Joe Biden/National Geographic/Climate Reregulation

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