Bebe Vio è diventata una Barbie venduta all’asta per abbattere le barriere di genere

La Fondazione Consulcesi ha vinto l’asta benefica aggiudicandosi la Barbie Bebe Vio. Il ricavato andrà all’associazione Art4Sport, fondata dalla pluricampionessa paralimpica

La Fondazione Consulcesi – impegnata in progetti a sostegno dei più fragili, dai profughi ai bambini con patologie passando per temi importanti come la sanità nei Paesi in via di sviluppo e la formazione degli operatori umanitari – si è aggiudicata l’asta benefica per la Barbie Bebe Vio, un’esclusiva creazione di Mattel insieme ad altre 4 role models.

Questa iniziativa celebra il quinto anniversario del Barbie Dream Gap Project, progettato per ispirare tutte le bambine del mondo e che ha come obiettivo colmare il divario di genere, sfidando gli stereotipi e aiutando a smentire i pregiudizi che impediscono alle bambine di sfruttare appieno il proprio potenziale.

Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group, ha dichiarato che l’obiettivo era vincere l’asta poiché Bebe Vio rappresenta i valori fondamentali della Fondazione ed è un esempio e un modello da seguire per i progetti di inclusione, solidarietà e sostenibilità ambientale.

La Fondazione Consulcesi, con progetti nel Sostegno Sanitario, Sostegno all’Infanzia, Inclusione e Impatto Sociale, ha attivamente partecipato all’asta benefica. Il ricavato della vendita della Barbie Bebe Vio andrà all’associazione Art4Sport, fondata dalla pluricampionessa paralimpica.

Le protagoniste delle altre bambole tra arte, scienza e sport

La bambola ritrae Bebe Vio mentre indossa l’uniforme della “Bebe Vio Academy”, istituita nel 2009 per fornire supporto a bambini e ragazzi con protesi, carrozzine sportive e percorsi sportivi. Oltre a Bebe Vio, Mattel ha creato altre 4 bambole esclusive ispirate a donne simbolo di coraggio, successo e resilienza.

Quattro donne che si dividono tra arte, scienza e sport e che sono un punto di riferimento e di esempio per le bambine di tutto il mondo, rappresentando modelli positivi. Testimoniano infatti il diritto di tutti e tutte a perseguire qualsiasi traguardo e aspirazione.

Le altre bambole sono dedicate a Shonda Rhimes (scrittrice, produttrice, autrice statunitense di programmi di successo come Grey’s Anatomy, CEO di Shondaland), Helene Darroze (chef francese di fama mondiale), Katya Echazarreta (ingegnere elettrico e prima donna di origine messicana a viaggiare nello Spazio) e Hui Ruoqi (campionessa cinese di pallavolo).

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Fonte: Fondazione Consulcesi

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