Questo bar è il primo gestito interamente da persone sorde (e le ordinazioni si fanno nella lingua dei segni)

Il “Bar Senza Nome” è un punto di riferimento a Bologna per le persone sorde e non solo: qui si può comunicare usando la LIS oppure scrivendo le ordinazioni su appositi bigliettini

Il “Bar Senza Nome” a Bologna, sito in via Belvedere nella zona del mercato delle Erbe, è un luogo straordinario non solo per la sua atmosfera accogliente, ma anche per essere il primo bar gestito interamente da persone sorde.

Aperto tutti i giorni dalle 18 alle 24, il giovedì fino all’una di notte e il venerdì e il sabato fino alle 2 e fondato da Sara Longhi e Alfonso Marrazzo, entrambi non udenti e esperti della lingua dei segni, il locale si distingue per la sua missione di promuovere l’inclusione e il dialogo tra udenti e non udenti.

All’interno del “Bar Senza Nome”, l’esperienza di ordinazione diventa unica: i clienti possono comunicare e ordinare utilizzando la Lingua Italiana dei Segni (LIS), grazie alla competenza del personale composto interamente da persone sorde.

Per coloro i quali preferiscono un approccio più discreto, è disponibile anche l’“Angolo del cocciuto”, una bacheca con i nomi delle pietanze e delle bevande annotati su bigliettini, che i clienti possono staccare e consegnare al bancone.

Non è raro vedere persone cercare di imparare la lingua dei segni

Questo approccio innovativo facilita l’esperienza di ordinazione per le persone sorde, ma crea anche un ambiente dove tutti sono incoraggiati a imparare e praticare la lingua dei segni. I tavolini all’interno e all’esterno del locale diventano luoghi di scambio culturale, dove non è raro vedere i clienti cimentarsi nel cercare di imparare la lingua dei segni per abbattere le barriere tra sordi e non.

Oltre al suo ruolo di bar, il “Bar Senza Nome” offre anche uno spazio per la cultura e l’arte. Dotato di una sala lettura, il locale ospita mostre d’arte, concerti e una varietà di eventi culturali che promuovono l’inclusione e la diversità. Curioso anche il menù, dove sono presenti piatti con i nomi di amici e collaboratori dei due fondatori.

Grazie alla sua posizione centrale e alla sua reputazione è diventato un punto di riferimento per la comunità sorde. La recente nomina di Sara Longhi e Alfonso Marrazzo a “Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana” testimonia il loro impegno e la loro dedizione nell’innovare il concetto di inclusione sociale attraverso il “Bar Senza Nome”. Il riconoscimento conferito loro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolinea l’importanza di iniziative come questa nel promuovere la solidarietà e l’integrazione all’interno della società.

Il “Bar Senza Nome” non è dunque solo un luogo dove si possono gustare bevande e snack, ma è anche un simbolo di inclusione, diversità e accettazione. La sua esistenza e il suo successo dimostrano che un piccolo gesto può fare la differenza nel promuovere un mondo più rispettoso delle diversità umane.

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