Una ragazzina di 12 anni è morta sepolta sotto un enorme mucchio di immondizia nell'India occidentale mentre cercava oggetti da vendere
Seppellita da una montagna di rifiuti mentre a soli dodici anni, cercava nella discarica qualcosa da rivendere. Il corpo senza vita di Neha Vasava, dopo giorni di ricerche, è stato ritrovato ad Ahmedabad. Una storia di infanzia rubata.
Neha e Anil, un bambino di sei anni, erano stati travolti dallo smottamento di una montagna di spazzatura alta trenta metri, in mezzo a Pirana, la discarica più estesa della capitale del Gujarat, mentre cercavano giocattoli e oggetti da rivendere per potersi sfamare. Mentre Anil era stato salvato poche ore dopo, di Neha si erano perse le tracce.
Dopo giorni di ricerca, il corpo della ragazzina è stato trovato, ma purtroppo tardi, per lei non c’è più stato niente da fare.
La storia di Neha è quella di tanti altri bambini che vivono un uno slum, ai margini della società e vicino alla discarica tra fogna, topi, senza elettricità e acqua. È la storia di bambini senza infanzia, costretti a crescere in fretta. Pirana riceve 3500 tonnellate di spazzatura al giorno e in tutta l’India sono quattro milioni i “ragpickers”, cioè le persone costrette dalla povertà a cercare tra i rifiuti qualche oggetto di plastica o materiali da rivendere.
Neha con gli altri bambini anche lo scorso 26 settembre frugava a mani nude nella discarica. Per cercare qualcosa si era arrampicata in una montagna con 30 metri di spazzatura. Ma un certo punto, i rifiuti son venuti giù e l’hanno travolta. Secondo l’UNICEF, oltre 41 milioni di bambini sotto i 12 anni sono costretti a lavorare nel continente asiatico e con la pandemia la situazione è peggiorata perché è cresciuta la povertà delle famiglie.
Fonte: France24/Newsbeezer
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