Quasi il 7% in più per inviare raccomandate e pacchi o ricevere bollette e atti giudiziari. Poste Italiane annuncia una bella stangata. Ma i (dis)servizi rimarranno gli stessi
E così, nel magico calderone dell’aumento dei prezzi di prodotti e servizi, si inserisce anche Poste Italiane (controllata dallo Stato italiano attraverso la partecipazione maggioritaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze e di Cassa Depositi e Prestiti) che ci prospetta un bell’aumento delle tariffe.
Dopo l’ok dell’Agcom con Delibera 160/23/CONS, infatti, dal 24 luglio prossimo scatteranno le nuove tariffe per i servizi universali di Poste Italiane. Un ennesimo aumento per noi consumatori.
Secondo quanto si legge nella delibera Agcom, le tariffe massime dei servizi universali subiranno questi aumenti:
- +3,4% rispetto alle tariffe vigenti, per tutti i porti di peso e standard di invii singoli di corrispondenza e di pacchi transfrontalieri
- +8,75% rispetto alle tariffe vigenti, per tutti i porti di peso e standard di per gli invii multipli di corrispondenza
- +5,8% in media rispetto alle tariffe vigenti per gli invii di pacchi nazionali
- +3,4% rispetto alle tariffe vigenti per gli invii di pacchi transfrontalieri
- +7,85% rispetto alle tariffe vigenti, per tutti i porti di peso e standard di notifiche di atti giudiziari
- +2,7% in media rispetto alle tariffe vigenti di pieghi di libri
- +0,50 euro per gli avvisi di ricevimento (retail, business, internazionale)
Nello specifico, ecco i costi che dovremo affrontare:
Pacchi spedizione nazionale:
Corrispondenza nazionale:
Avviso di ricevimento:
Posta massiva:
Posta raccomandata per l’Italia:
Inoltre – si legge sul sito di PI – con diversa ricorrenza che sarà resa nota quanto prima – con un preavviso di 30 giorni rispetto alla data di entrata in vigore – sono previsti ulteriori interventi sui Servizi Universali dedicati alla clientela Business e PA.
Una bella gatta da pelare per i consumatori, insomma, ai quali non resta che sperare che – almeno – i servizi offerti a fronte di tutte queste spese siano efficienti. Solo tre anni fa l’Agcm, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, aveva multato Poste per il mancato recapito e per il ritardo nella consegna delle raccomandate.
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Fonti: Poste Italiane / Agcom
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