Attivisti lanciano vernice rossa sulla scalinata di Trinità dei Monti di Roma: "Siamo qua per urlare il nostro dolore e rendere visibile il problema. Il nostro governo non agisce davanti ai femminicidi".
L’iconica scalinata di Trinita dei Monti a Roma oggi si è tinta di vernice rossa di fronte a numerosi turisti sorpresi. A mettere in atto il blitz questa mattina il gruppo di attivisti dell’organizzazione “Bruciamo tutto” per denunciare la lunga scia di femminicidi che si sono consumati nel nostro Paese e che continuano ad essere perpretati, ormai quasi nell’indifferenza.
L’azione di protesta è scattata dopo un forte urlo di una ragazza che ha attirato l’attenzione dei passanti, mentre gli altri hanno versato la vernice color sangue. I giovani hanno anche mostrato uno striscione e gettato dei volantini con i nomi delle donne uccise dal femminicidio di Giulia Cecchettin fino a oggi.
“Quaranta persone socializzate come donne sono state uccise dopo Giulia Cecchettin, ma ce ne sono molte di più che ogni giorno subiscono violenza e abusi a causa del loro genere. Questo è il loro sangue: una strage che la società si rifiuta di vedere, che resta sempre nascosta e accettata, come fosse normale morire per mano del proprio marito, partner, figlio” ha denunciato una ragazza che ha preso parte alla protesta, bloccata dopo poco dalle pattuglie della polizia e dall’intervento del personale della Sovrintendenza, chiamata per valutare gli eventuali danni arrecati al monumento simbolo di Roma.
“Siamo qua per urlare il nostro dolore e rendere visibile il problema. – ha aggiunto un’altra attivista – Il nostro governo non agisce davanti a queste tragedie.”
Nonostante il nobile fine, però, la protesta non è stata gradita da gran parte dei cittadini, come si evince dai numerosi commenti online, che hanno accusato gli attivisti di vandalismo.
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Fonte: Bruciamo tutto
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