C'è tempo fino al 30 giugno per presentare la domanda all'Inps per gli arretrati dell'Assegno unico universale. Chi non la invia, li perderà in automatico
Importante scadenza all’orizzonte per le famiglie con figli a carico che usufruiscono dell’Assegno unico universale. I cittadini che non hanno ancora presentato la domanda, hanno poco più di una settimana di tempo per farlo. Possono inviarla entro il 30 giugno per ottenere anche le mensilità arretrate, calcolate a decorrere da marzo 2022.
A comunicarlo è l’Inps attraverso una nota, in cui spiega che dopo questa data il sostegno sarà erogato dal mese successivo a quello di presentazione e si perderanno gli arretrati. Ciò significa che coloro che inoltrano la domanda a luglio, otterranno l’assegno che spetta in quel mese ad agosto.
L’Assegno unico universale è destinato a tutti i nuclei familiari, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e senza limiti di reddito. Questa misura viene riconosciuta in base alla condizione economica, ovvero all’Isee, per ogni figlio minorenne a carico, e fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di alcune condizioni, già a partire dal settimo mese di gravidanza. Non sono previsti, invece, limiti di età per chi ha figli disabili. Per chi non presenta l’Isee, verrà riconosciuto l’assegno minimo di 50 euro al mese per figlio.
Leggi anche: Assegno unico e universale 2022: ecco gli errori da non fare al momento della domanda
Come calcolare gli importi e inviare la domanda
Sul sito dell’Inps si può usufruire della funzione “Simulazione importo assegno mensile”, che permette di calcolare l’importo mensile indicativo della misura di sostegno per i figli. Naturalmente il calcolo è indicativo.
Per ottenere l’agevolazione bisogna presentare la domanda (attraverso il sito www.inps.it o rivolgendosi ai Patronati) e attendere l’esito da parte dell’Inps.
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Fonte: Inps
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