Arriva un SMS sul nostro cellulare apparentemente dall’INPS, che ci chiede di confermare i nostri dati anagrafici per poter erogare diverse prestazioni tra cui l’Assegno Unico. Non dobbiamo cliccare, né tanto meno fornire dati: è una truffa, è phishing, anzi SMishing, ovvero il tentativo di rubare dati tramite SMS. L’allerta dell’INPS
Non dobbiamo cliccare né tantomeno fornire dati: quell’SMS dell’INPS è falso, i dati andranno a malintenzionati che se ne approprieranno per scopi illeciti. L’INPS avverte sui propri canali di non rispondere a questi messaggi e, anzi, di segnalare il tentativo di truffa.
L’Assegno Unico è una misura di sostegno economico stabilita dal governo e rivolta ai figli a carico dal settimo mese di gravidanza fino al ventunesimo anno di età. Ma l’INPS non chiede via SMS, né via mail, di fornire alcun dato. Né per questa né per altre erogazioni.
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Lo SMishing è una forma di phishing, quindi una frode informatica, che invece di utilizzare email utilizza SMS. Il meccanismo è analogo a quello del phishing: malintenzionati provano a rubare dati sensibili attraverso l’invio di SMS che fingono di provenire dall’Istituto – si legge sul sito dell’IPNS – Sono stati segnalati all’Istituto sms provenienti da un falso mittente INPS in cui l’utente viene invitato a cliccare su un link per aggiornare i propri dati, anagrafici o bancari, per ricevere il pagamento di una prestazione generica o specifica (tra i tentativi di truffa si può vedere un riferimento all’Assegno Unico)
Occhio!
⚠️#Attenzione! Sono in corso nuovi tentativi di #truffa tramite #SMS provenienti da un falso mittente #INPS.#InpsComunica #AttentiAlleTruffe #Smishing pic.twitter.com/X5ocxZi1VH
— INPS (@INPS_it) May 27, 2022
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Fonti: INPS / INPS/Twitter
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