L’intento del governo è fornire un supporto alle mamme nei primi mesi di vita dei bambini grazie alla nuova figura professionale dell’assistente materna
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Sta facendo discutere la decisione del governo di introdurre, a partire dal 2024, una nuova figura professionale chiamata “assistente materna” per fornire supporto alle neomamme durante i primi sei mesi di vita dei loro bambini.
Non sarà richiesta una laurea per diventare assistente materna (in quanto non sarà una figura sanitaria come ostetriche, infermiere o puericultrici), ma sarà necessario seguire un corso di formazione della durata di 6 o 9 mesi.
Quale sarà il ruolo dell’assistente materna
Questa iniziativa mira a gestire la depressione post-partum e ad affrontare le domande comuni che sorgono con la nascita di un bambino, come la cura quotidiana, come cambiare il pannolino, come lavarlo, come comportarsi se piange o se ha il singhiozzo e in generale come garantire il benessere del neonato.
Queste professioniste lavoreranno a stretto contatto con le madri, accompagnandole nei primi sei mesi di vita dei neonati e offrendo loro assistenza anche direttamente a domicilio, andando oltre le videochiamate e le telefonate.
L’obiettivo del governo è garantire una copertura diffusa su tutto il territorio, puntando ad avere tre assistenti materne ogni 20.000 abitanti. Per far sì che ciò sia possibile si starebbe pensando a stanziamenti di una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni di euro.
Un primo riferimento potrebbe essere inserito nella Nadef, con un quadro più strutturato e dettagliato nella Legge di Bilancio successiva. La modalità operativa e i dettagli pratici saranno definiti in collaborazione con le Regioni. L’auspicio è di fornire un servizio su richiesta alle madri nei primi tre mesi dalla gravidanza, estendibile fino a sei mesi.
Un ruolo già presente in altri Paesi europei
Questo ruolo in realtà non è nuovo, ma si ispira a modelli già presenti in altri Paesi come la Francia e le Nazioni dell’Europa del Nord. In Francia questa figura è molto richiesta e ben pagata, dato che i salari orari netti medi nel 2022 sono aumentati dal 2,4%.
Già nel 1996 la Commissione europea evidenziava come la custodia di bambini con meno di tre anni di età da parte di un’assistente materna fosse il servizio più frequentemente utilizzato in Francia, Danimarca, Belgio, Irlanda, Regno Unito, Germania, Austria, Norvegia, Lussemburgo e Portogallo.
Le neomamme non sono soddisfatte
Non mancano, però, le polemiche con questo progetto che non è stato accolto con favore da molte mamme, secondo cui sono altre le iniziative di cui avrebbero bisogno, come ad esempio la maternità retribuita per tutto il primo anno di vita del neonato, in modo da non dover tornare al lavoro dopo pochi mesi. Inoltre c’è chi ha obiettato che questa figura esista già ed è la puericultrice, con una preparazione specifica in ambito 0/3 anni.
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