Le forze di invasione turca usano armi incendiarie vietate contro i civili in Siria, affermano con forza i curdi. Ma il Governo di Ankara nega ogni cosa.
Armi proibite, napalm, fosforo bianco: cosa sta accadendo in Siria è cosa terribile e chi ci va di mezzo, ovviamente, sono ancora una volta i bambini. Volti bruciati, sguardi persi nel vuoto, ustioni in ogni dove: le forze di invasione turca usano armi incendiarie vietate contro i civili in Siria, affermano con forza i curdi. Ma il Governo di Ankara nega ogni cosa.
È un medico dell’ospedale popolare di al-Hasakah a ritenere con ogni ragione che l’esercito di occupazione di Erdogan e i suoi mercenari stiano usando armi proibite a livello internazionale, sulla base dei primi risultati di una serie di casi di ustioni ricevuti negli ospedali nella regione di al-Jazeera.
“Ogni giorno riceviamo decine di persone ferite nell’attacco. Lo stato di occupazione turco utilizza tutti i tipi di armi pesanti, perché in molti casi si tratta di ustioni molto gravi – denuncia qui il dottor Fares Hammu. Non conosciamo la causa e come sono avvenuti gli incendi. Ci aspettiamo che lo stato turco utilizzi armi proibite a livello internazionale come le armi chimiche”.
Un altro medico che cura civili feriti a Ras al-Ain, una città di confine che è il luogo di feroci combattimenti tra le forze democratiche siriane (SDF) e le forze armate turche, ha riferito che c’è stato un balzo drammatico nel numero di casi di ustioni.
Le ferite curate in diversi ospedali, insomma, non sarebbero normali e anzi compatibili con quelle provocate da armi chimiche proibite.
Il portavoce della SDF Mustafa Bali ha twittato giovedì che il suo gruppo sospettava che “armi non convenzionali siano usate contro i combattenti della SDF” a Ras al-Ain e ha fatto appello per un’indagine internazionale, affermando che le squadre locali sul campo non hanno le conoscenze degli esperti e che gli specialisti stranieri e i gruppi di aiuti umanitari si sono ritirati dalla Siria settentrionale.
Di contro, alcuni funzionari del governo turco hanno negato con rabbia le accuse curde. “Coloro che stanno imbrattando l’Operazione Peace Spring [il nome ufficiale dell’esercito turco per la sua invasione della Siria] sono quelli che sono frustrati e arrabbiati per aver perso posizioni in Siria”, replica un portavoce del presidente turco Erdogan.
Intanto, pare che l’Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo di monitoraggio con base in Gran Bretagna con una vasta rete di fonti sul territorio, non abbia potuto confermare l’uso del napalm né del fosforo bianco, ma ha affermato che si è verificato un notevole aumento del numero di persone trattate per ustioni nella zona di Ras al-Ain.
E sono loro, i bambini, a colpire i nostri sguardi distratti di occidentali in panciolle: ustionati, piaghe su braccia e gambe, la pelle che cade a pezzi. L’orrore che vivono i curdi lo conoscono solo loro, il dolore che possono provare quei piccoli esseri non lo si può capire. E se sia napalm o meno, che sia una “arma proibita” o meno, chi gliela ridà l’infanzia?Leggi anche:
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Germana Carillo