L'atleta paralimpica ha subito il furto del PC e di documenti importanti per la sua carriera universitaria alla fine di una giornata molto triste
Se tu sei il ladro e stai guardando, ti prego, mi puoi inviare la cartella con gli appunti e la tesi? Tieniti tutto, ma ti prego ridammi queste cose perché sono in crisi nera e io mi devo laureare. Ti prego!
Questo è l’accorato appello che l’atleta paralimpica Bebe Vio ha rivolto nelle scorse ore, attraverso il proprio profilo Instagram, all’anonimo ladro che le ha rubato la borsa un paio di giorni fa nel quartiere Parioli di Roma.
Prima di essere un’atleta eccezionale e una campionessa del mondo, Bebe Vio è una ragazza che frequenta l’università e si sta preparando al momento della laurea.
La borsa che le è stata rubata conteneva tutto il suo lavoro di tesi, completo e pronto per essere consegnato al relatore – oltre a appunti importanti relativi a un corso seguito all’università.
Si tratta di materiale prezioso, molto più del portafogli o del computer in sé, senza cui l’atleta non può concludere il suo percorso di studi. Da qui l’accorato appello al ladro, affinché le restituisca almeno questi documenti importanti.
Rivolgendosi direttamente a chi ha commesso il furto, Bebe propone di inviare in maniera telematica la cartella contenente il lavoro della tesi e gli appunti e condivide anche un indirizzo email a cui farlo.
A te, che ora hai il computer, ti prego di farmelo riavere o almeno di inviarmi in forma anonima i file con la mia tesi, alla mail 𝗶𝗻𝗳𝗼@𝗮𝗿𝘁𝟰𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁.𝗼𝗿𝗴. Trovi tutto sul desktop del computer nella 𝙘𝙖𝙧𝙩𝙚𝙡𝙡𝙖 “𝙅𝘾𝙐”. Nonostante tutto, te ne sarei immensamente grata.
Il furto della borsa e del suo prezioso contenuto è avvenuto alla fine di una giornata molto triste per la campionessa olimpica: solo poche ore prima aveva infatti partecipato ai funerali del nonno Giorgio, al quale era molto legata.
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Fonte: Instagram
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