Angelina Jolie e il suo impegno sociale che forse non conoscevi (contro bracconaggio e in difesa dei bambini)

L’attrice è fortemente impegnata dal punto di vista umanitario e ambientalista: si è spesa per numerose cause benefiche nel corso della sua carriera

Angelina Jolie è nota per il suo impegno umanitario e ambientalista. Sono tanti i gesti che ha compiuto nel corso della sua carriera. Ad esempio nel 2003 ha acquistato 60.000 ettari di terreno in Cambogia per creare il Maddox Jolie Project, una riserva naturale che porta il nome del figlio adottivo. Questa terra, un tempo afflitta dal bracconaggio, è ora un’area protetta dove gli ex bracconieri sono impiegati come ranger per salvaguardare la fauna selvatica che un tempo cacciavano.

La filantropia della Jolie va oltre la conservazione. Lei e l’allora marito Brad Pitt hanno donato 2 milioni di dollari al Naankuse Wildlife Sanctuary in Namibia. Questo santuario riabilita animali feriti e orfani, offrendo loro un rifugio sicuro. La donazione sostiene anche una clinica sanitaria e iniziative educative per la comunità locale dei boscimani San.

Rifiuta di usare abiti realizzati con pelli di animali

Il lavoro umanitario di Angelina Jolie è molto ampio. È co-presidente della Education Partnership for Children of Conflict, che sostiene i diritti all’istruzione dei bambini colpiti da conflitti. In più ha istituito il Jolie Legal Fellows Program per fornire assistenza legale nei Paesi in via di sviluppo.

La Jolie è anche direttrice di Global Action for Children, che si occupa di migliorare la vita dei bambini in Asia, Haiti e in oltre 15 Paesi colpiti da conflitti. Il suo impegno filantropico si riflette nelle sue azioni personali e nei suoi significativi contributi finanziari, che hanno un impatto duraturo sulla conservazione della fauna selvatica e sugli sforzi umanitari a livello globale.

Una dedizione che va oltre la vita privata e che si estende anche a quella lavorativa dato che nei suoi film la Jolie sostiene la moda etica, rifiutando di indossare abiti realizzati con pelli di animali e optando invece per materiali sintetici. Allo stesso tempo è stata madrina del programma Unesco e Guerlain che salva le api.

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