Andrew Tate provoca con un tweet Greta Thunberg, ma viene arrestato per traffico di esseri umani

Il botta e risposta a colpi di tweet, inizialmente su temi ambientali, tra Greta Thunberg e l'ex kickboxer Andrew Tate ha portato ad un esito inaspettatto: l'arresto di quest'ultimo, accusato di reati gravissimi come traffico di esseri umani, stupro e formazione di un gruppo criminale organizzato

Si torna a parlare in questi giorni di Greta Thunberg per una sua coincisa ma parecchio calzante (e piccante) risposta ad un tweet provocatorio di Andrew Tate che la coinvolgeva.

Non sapete chi è Andrew Tate? Neanche noi, prima di oggi. Si tratta di un ex kickboxer statunitense con cittadinanza britannica, campione del mondo di kickboxing dei pesi massimi leggeri, tra l’altro ricercato dalla polizia per reati molto gravi (ma di questo parleremo dopo).

Tate in un tweet ha dimostrato di avere forse tanti muscoli ma davvero poco cervello, “sfidando” e tirando in ballo Greta Thunberg su questioni ambientali. Si vantava infatti di avere ben 33 macchine super inquinanti e si offriva di mandare alla ragazza il resoconto delle loro emissioni.

Più precisamente nel tweet si legge:

Ciao Greta Thunberg, ho 33 auto. La mia Bugatti ha un W16 8.0L quad turbo. Le mie DUE Ferrari 812 Competizione hanno un V12 da 6.5L”.

Questo è solo l’inizio. Per favore, fornisci il tuo indirizzo e-mail in modo che possa inviarti un elenco completo della mia collezione di auto e delle rispettive enormi emissioni.

Tate si credeva simpatico, forse, ma la risposta (per le rime) di Greta non è tardata ad arrivare:

si, per favore illuminami. mandami un’e-mail a smalldickenergy@getalife.com (ovvero sfigato@fattiunavita.com ma c’è chi l’ha tradotta celhopiccolo@fattiunavita.com non conoscendo lo slang inglese!)

La risposta di Greta sembrava mettere fine a questa triste, oltre che inutile, provocazione da parte di Tate (la ragazza con il suo messaggio fa capire che non c’è neanche bisogno di provare a spiegare qualcosa a chi proprio non ha le potenzialità per comprendere), ma la storia non finisce qui e il meglio deve ancora arrivare.

Oggi i giornali di tutto il mondo riportano la notizia che Tate è stato arrestato per un reato gravissimo: traffico di esseri umani. E questo è stato possibile proprio grazie ai tweet pubblicati da questo ignobile personaggio che pensava così di farsi bello, non arrivando a capire che in realtà si stava condannando da solo.

Nello specifico, ad inchiodarlo non è stata la prima provocazione a Greta, che lo ritrae mentre fa benzina ad uno dei suoi bolidi, ma un video in cui si fa consegnare una pizza.

A darne notizia è la Reuters, poi ripresa dalle testate di tutto il mondo. Tate è stato arrestato in Romania per traffico di esseri umani, stupro e formazione di un gruppo criminale organizzato (insomma le provocazioni ambientali erano davvero poca cosa rispetto al resto).

In pratica, l’ex kickboxer aveva creato il gruppo, come hanno fatto sapere i pubblici ministeri:

con lo scopo di reclutare e sfruttare le donne costringendole a creare contenuti pornografici destinati a essere visti su siti web specializzati a pagamento.

Ovviamente per il suo proprio enorme tornaconto in termini di guadagno.

L’uomo era ricercato dalla polizia che non sapeva però dove fosse e l'”intelligentissimo” Tate cosa fa? Registra un video (sempre in risposta a Greta) in cui in bella vista si vede un cartone della pizza. Proprio le scritte sopra al cartone hanno permesso alle autorità di localizzarlo e arrestarlo.

È stata quindi proprio la sua boriosità e il suo ritenersi al di sopra di tutti e tutte a farlo “cadere su una buccia di banana”.

Un uomo tanto pericoloso quanto stupido che (casualmente anche grazie a Greta) è stato assicurato alla giustizia.

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Fonte: Twitter / Reuters

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