Costa troppo produrre la carta, a rischio anche lo stop delle cartiere. Potrebbero mancare anche carta igienica, tovaglioli, carta, giornali
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Le diverse associazioni di categoria si stanno mobilitando con appelli di ogni sorta affinché il Governo trovi velocemente una soluzione alla crescita esponenziale del costo del gas e dell’energia elettrica. Se i pescatori hanno incrociato le braccia e gli autotrasportatori sono in sciopero, anche il mondo dell’editoria chiede un intervento concreto e rapido in questo senso.
Caro bollette, a rischio carta e giornali
Lo scorso 8 marzo, Massimo Poli presidente di Assocarta– Confindustria aveva lanciato un chiaro allarme circa la situazione che sta diventando insostenibile:
“Se lo scorso dicembre le cartiere italiane pagavano il gas naturale, col quale producono energia elettrica per il funzionamento degli impianti, cinque volte in più, in questi giorni il costo è mediamente decuplicato, con punte di quindici volte di più (…) In questi giorni sempre più stabilimenti cartari si stanno fermando e stanno riducendo l’attività”.
A inizio anno anche altre realtà produttive in Europa avevano condiviso la stessa preoccupazione ma ci certo che echi della guerra non erano ancora diventati realtà.
Un settore in apprensione
L’apprensione per questa situazione è condivisa anche dalla Federazione italiana editori giornali tramite il Presidente Andrea Riffeser Monti:
“Produrre informazione di qualità e diffonderla sta diventando sempre più difficile e senza interventi fortemente a rischio. (…) l rischio è che si debbano sospendere le pubblicazioni, mettendo in difficoltà l’intera filiera: giornalisti, poligrafici, distributori nazionali e locali e edicole. Tutto questo in un momento particolare per l’Europa e per il nostro Paese in cui l’informazione assicurata dai giornali è quanto mai indispensabile”.
La situazione non è difficile solo per il settore della carta usata per realizzare i giornali. Anche le aziende che usano un tipo di verso di carta, destinato ad esempio a tovaglioli, carta igienica o ad altro ancora, stanno cercando di affrontare la situazione con un primo rallentamento nelle attività produttive cercando di evitare lo stop unendosi all’appello di categorie produttive verso le Istituzioni.
Intanto la Pro Gest, azienda leader in questo settore e attiva dal 1973 con 26 impianti, ha deciso di fermare la produzione di tutte e 9 le macchine continue di carte per ondulatore. La speranza dell’Amministratore Delegato Bruno Zago è quella di ripartire entro pochi giorni. È la prima, in ordine di tempo, a darne notizia.
Le Istituzioni, tra audizioni e decisioni
Presso la Camera dei Deputati, da giorni sono state avviate audizioni con tutte le associazioni di categoria nelle sessioni congiunte e straordinarie di Ambiente e Attività produttive.
Il settore, dislocato su tutta la penisola, conta circa 150 stabilimenti. Le cartiere italiane stanno fronteggiando una costante crescita del costo del gas che, affermano, è aumentato del 400% solo nel biennio 2020-2021 anche se la situazione è peggiorata dall’inizio del 2022 già prima dell’inizio della guerra sul territorio ucraino.
La Commissione europea ha proposto una bozza di piano utile per svincolare l’Europa dai combustibili fossili russi ben prima del precedente obiettivo del 2030, cominciando proprio dal gas. Entro il mese di aprile la Commissione vuole presentare una proposta legislativa affinché gli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas in tutta l’UE possano essere riempiti per almeno il 90 % della capacità entro il 1º ottobre di ogni anno.
Sul tetto ai prezzi delle materie prime sono in corso interlocuzioni anche se ancora non c’è una decisione definitiva. Di certo il costante mutare della situazione impone di affrontare la questione.
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Fonti: Assocarta; FIEG; Commissione Europea
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