Rieli Franciscato ha speso tutta la vita per proteggere le terre degli Indiani incontattati del Brasile ma nei giorni scorsi è stato ucciso
Il suo nome è Rieli Franciscato e ha speso tutta la vita per proteggere le terre degli Indiani incontattati del Brasile. Tuttavia, nei giorni scorsi proprio un gruppo di indigeni ha ucciso l’uomo, uno dei sertanisti più rinomati del paese.
A darne notizia è stata Survival International, secondo cui l’uomo, è stato assassinato proprio dagli stessi uomini che cercava di proteggere. La sua morte è avvenuta ai margini della terra della tribù, in cui si stanno verificando invasioni illegali e devastazioni. Qui un gruppo di Indiani incontattati ha ucciso Rieli.
Quest’ultimo era il coordinatore di una squadra del FUNAI, il Dipartimento brasiliano agli Affari Indigeni, che aveva il compito di proteggere i territori delle tribù incontattate dello stato di Rondonia. Era stato chiamato al confine del territorio degli Uru Eu Wau Wau perchè lì, negli ultimi mesi, sono comparsi numerosi Indiani incontattati.
Purtroppo gran parte delle loro terre e della foresta che circonda la riserva è stata distrutta e occupata da allevatori e trafficanti di legname, che ora stanno prendendo di mira la riserva stessa. Tanti gli incendi appiccati lo scorso anno anche all’intero del territorio degli Uru Eu Wau Wau.
Una morte che solleva numerosi interrogativi visto che Rieli è stato ucciso dagli indigeni che voleva proteggere, indigeni che però vedono negli uomini che provengono dall’esterno della loro tribù una minaccia alla loro esistenza.
“L’uccisione di Rieli e la comparsa di un gruppo di Indiani incontattati nei pressi degli allevamenti, sono quasi certamente dovuti all’immensa pressione a cui la tribù e la sua foresta sono sottoposti” sostiene Survival. “Gli Indiani incontattati potrebbero aver pensato che Rieli, uno dei loro più fedeli alleati, fosse solo uno dei tanti nemici che minacciano la loro sopravvivenza. Sono stati portati al limite, e la soluzione è una sola: proteggere il loro territorio da tutte le invasioni perchè possano sopravvivere e prosperare. L’ultima cosa che Rieli vorrebbe è che il governo e gli invasori usassero la sua morte come scusa per mirare con ancora più aggressività al territorio degli Uru Eu Wau Wau, o per entrare forzatamente in contatto con gli Indiani incontattati. Sarebbe letale, e qualsiasi tentativo in tal senso sarà contrastato immediatamente e con decisione dai popoli indigeni e dai loro alleati in tutto il mondo.”
Entrambri dunque sarebbero le vittime di un sistema malato, spinto solo dal profitto e senza alcuna preoccupazione per l’ambiente e le popolazioni che da secoli cercono di proteggerlo, come gli indigeni
“La morte di Rieli è una perdita tragica e immensa per le tribù incontattate, per la foresta e per la battaglia volta a fermare il genocidio in Brasile” ha dichiarato oggi Sarah Shenker, ricercatrice senior di Survival International. “Per decenni si è sempre rifiutato di rassegnarsi alla violenta avidità che sta distruggendo la foresta amazzonica e i suoi migliori custodi. Ha lavorato senza sosta per proteggere le terre delle tribù incontattate dagli esterni. Vi ha dedicato la vita, impegnandosi in prima linea a contrastare le invasioni illegali di taglialegna, allevatori e minatori che minacciano di sterminare i popoli più vulnerabili del pianeta. Non si è lasciato fermare dalla dichiarazione di guerra lanciata da Bolsonaro contro i popoli indigeni , e nemmeno dai tagli di budget”.
Fonti di riferimento: Survival International
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