Addio ad Hanna “Hanneli” Goslar, fu la migliore amica di Anna Frank durante gli orrori dell’antisemitismo

Hannah Goslar era una delle migliori amiche di Anna Frank. Frequentarono lo stesso asilo, la scuola elementare e poi il Liceo Ebraico. Ma non venne mai a sapere che la famiglia Frank si fosse rintanata in un luogo segreto. Anzi, pensava che Anna fosse fuggita in Svizzera

L’ultima volta che si incontrarono fu nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Hannah Goslar, o “Hanneli”, come la chiamava la stessa Anna Frank nel suo Diario, fu una delle sue più strette amiche di infanzia. Un destino in comune, quello di due famiglie fuggite dalla Germania nazista nei Paesi Bassi nel 1933.

Hannah e Anne avevano entrambe quattro anni all’epoca e tutte e due le famiglie vivevano sulla Merwedeplein ad Amsterdam. Hannah: “Abitavo al numero 33. Dovevo solo andare al numero 37 dove abitava Anne”.

Hannah muore oggi all’eta di 97 anni, il resto è storia conosciuta.

Annelies Marie Frank era appena 15enne quando venne uccisa nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Per tutti lei è e sarà sempre Anna Frank, quella giovane ebrea tedesca che fu in grado di scrivere un diario, il Diario, dal suo nascondiglio. Suo, della sua famiglia e di altri pochi clandestini, al numero 263 di Prinsengracht, ad Amsterdam. Un posto rimasto segreto fino a quando qualcuno non li scovò.

A portare il ricordo di quella bambina per una vita intera è stata la sua amica “Hanneli”, che scriveva:

Ricordo ancora il mio primo giorno. Mia madre mi portò a scuola. Non riuscivo ancora a parlare la lingua e mia madre era così preoccupata per come sarebbe andata, come avrei reagito. Ma sono entrata e Anne stava di fronte alla porta vicino ai campanelli, facendoli tintinnare. Si è voltata e io sono volata tra le sue braccia, e mia madre è potuta tornare a casa rassicurata.

Vivevamo vicine e il nostro primo incontro avvenne nel 1934. Ci incontrammo in un negozio di alimentari. Mia madre e la madre di Anna, ricordo, cominciarono a parlare tedesco perché nessuna delle due conosceva l’olandese – ha ricordato negli anni la Gosler. […] Quando la rividi nel campo di concentramento provai sentimenti contrastanti. Ero felice di rivederla ma al tempo stesso triste. Speravo si fosse salvata scappando in Svizzera. Solo dopo la fine della guerra, seppi della morte di Anna. Ero ancora ricoverata in ospedale quando ricevetti la visita di Otto Frank. Fu lui a dirmi che entrambe le sue figlie non erano sopravvissute.

A guerra finita, nel 1947, la Gosler, unica sopravvissuta assieme alla sorella Gabi, emigrò a Gerusalemme, dove divenne infermiera e sposò il medico Walter Pinchass Pick. La coppia ha avuto tre figli, 11 nipoti e più di 31 pronipoti: “Questa è la mia risposta a Hitler“, diceva Hannah Goslar.

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Fonte: Anne Frank

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