Addio a Norita Cortiñas, la donna simbolo della lotta delle Madri di Plaza de Mayo contro la dittatura argentina

È morta a 94 anni Nora Cortiñas, fondatrice e leader delle Madri di Plaza de Mayo e instancabile combattente per i diritti umani

Ha trascorso più della metà della sua vita alla ricerca del figlio, scomparso durante l’ultima dittatura, e lottando per i diritti di tutti. Se ne va all’età di 94 anni Norita, al secolo Nora Cortiñas, che per decenni abbiamo visto tra manifestazioni, blocchi stradali, assemblee politiche o di protesta in una Argentina piegata dalla tirannia, con il suo pugno alzato e quel fazzoletto bianco sui capelli, la foto del figlio sempre in mano.

Attivista sociale, insegnante, dalla parte dei diritti umani e femminista, Norita è stata cofondatrice delle Madri Plaza de Mayo, un movimento fatto da donne alla ricerca di quelli che sono passati alla storia come desaparecidos della dittatura argentina, nel 2018 anche ufficialmente candidate al Premio Nobel per la pace, bimbi e ragazzi finiti nel nulla.

Prima di non essere femminista, sono cresciuta per anni in una casa sessista e patriarcale, e quando hanno preso mio figlio, un velo è caduto su di me e ho raccolto tutta la forza e la spinta per scendere in strada e superare tutti gli ostacoli – raccontava Norita. Al di là del dolore, ci hanno detto di non uscire per strada, di restare in casa. Dovevamo spogliarci di un sistema che fino ad allora avevamo interiorizzato nel nostro corpo e nel nostro pensiero, e renderci conto che abbiamo dei diritti.

Suo figlio, Gustavo Cortiñas, militante peronista e impiegato statale, fu rapito il 15 aprile 1977 a Castelar, a ovest di Buenos Aires. Da allora, Norita lo cercò in migliaia di strutture – come fecero moltissime altre persone – finché non incontrò altre donne nella stessa situazione e divenne Madre di Plaza de Mayo.

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