“Dai miei 152,5 centimetri vi dico che essere alti è un desiderio di superiorità da sradicare”. Chi è piccolo vive più a lungo ed è più ambientalista, ecco la tesi di una scrittrice americana
“Non c’è mai stato un momento migliore per essere bassi”, così intitola sul New York Times un saggio dell’autrice Mara Altman, secondo cui accoppiarsi con persone basse potrebbe salvare il pianeta. Secondo i suoi calcoli, infatti, essere alti rappresenterebbe uno dei modi più “inquinanti” per essere al mondo.
Follia? Non esattamente. Secondo la Altman, le persone basse sarebbero più adatte a quest’epoca segnata dalla crisi climatica e per salvare il pianeta sarebbe dunque preferibile accoppiarsi con le persone di bassa statura.
Essere alti è una fantasia di superiorità ampiamente diffusa che oggi non ha più senso – spiega, tenendo bene a mente come i pregiudizi contro le persone basse siano duri a morire.
Aveva senso adulare l’altezza quando facilitava la sopravvivenza. Secoli fa, quando la necessità di difendersi si presentava quotidianamente, se non ogni ora, le persone alte potevano proteggere più facilmente le loro famiglie – continua la Altman – riportando anche alcune esperienze personali e vissute in prima persona.
L’autrice, inoltre, ricorda come sempre più persone spendano fino a 150mila dollari per sottoporsi a “strazianti interventi chirurgici di allungamento degli arti” e come molti genitori diano ai loro bambini “trattamenti con l’ormone della crescita con effetti collaterali sconosciuti.
“From where I stand — at five feet even — being tall is a widely held fantasy of superiority that long ago should have been retired,” writes @maraaltman. https://t.co/HfG2TQWMen
— New York Times Opinion (@nytopinion) January 1, 2023
In più, è dell’idea che le persone basse siano anche “ambientaliste intrinseche, il che è più cruciale che mai in questo mondo di otto miliardi“. E non solo: anche Thomas Samaras, che studia l’altezza da 40 anni, ha calcolato che se mantenessimo le nostre proporzioni ma fossimo solo il 10% più bassi in America da soli, risparmieremmo 87 milioni di tonnellate di cibo all’anno.
Quando ti accoppi con persone più basse, stai potenzialmente salvando il pianeta riducendo i bisogni delle generazioni successive. Abbassare l’età minima è un passo verso un pianeta più verde.
Insomma, secondo Altman, gli individui bassi sono migliori per il pianeta e per il futuro. Loro non si limitano a risparmiare risorse, ma man mano che le risorse diventano più scarse a causa dell’aumento della popolazione terrestre e del riscaldamento globale, ma sarebbero anche più adatte per la sopravvivenza a lungo termine. Il motivo? Mangiano di meno.
Voi che ne pensate?
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Fonte: NYT
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