Staccare la spina è difficile, e anche quando si è in vacanza il pensiero torna spesso al lavoro: ecco come fare a evitare che accada
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Siamo ormai in periodo di vacanza – eppure, fra le molte persone che non vedono l’ora di staccare il telefono e infilarsi il costume da bagno, ve ne sono altre che non riescono a smettere di pensare al lavoro, neppure quando sono lontani chilometri dall’ufficio.
Addirittura, vi sono moltissime persone che mentre sono in vacanza si sentono in colpa perché si prendono del tempo libero.
Non sorprende che queste persone continuino a rispondere a chiamate e messaggi dai colleghi anche mentre sono in vacanza, o a controllare la posta elettronica di lavoro, provando a sbrigare piccole questioni con lo smartphone o il PC portatile.
Insomma, staccare la spina è davvero difficile – anche perché la tecnologia ci permette di essere collegati al nostro posto di lavoro in maniera costante, da qualsiasi parte del mondo ci troviamo.
Tuttavia, è importante ricordare che il cervello umano ha bisogno di riposare e rigenerarsi – e per fare questo ci vogliono tempo, silenzio e un ambiente favorevole.
Cosa fare per riuscire a prendersi davvero una pausa da tutto e a staccare la spina, senza sentire montare dentro uno spiacevole senso di colpa all’impressione di stare perdendo tempo e di non meritare il riposo?
In questo articolo vi consigliamo 5 strategie da mettere in valigia insieme al costume da bagno e alla protezione solare, per una vacanza che sia davvero riposante e rigenerante.
Roger Hall, psicologo del lavoro che ha lavorato con imprenditori e aziende Fortune 20, sottolinea l’importanza di prendersi del tempo libero per rigenerarsi mentalmente.
Stabilisci le aspettative
La cosa più importante da fare prima di prendersi una pausa è stabilire delle aspettative per la propria assenza sul luogo di lavoro.
Manifestiamo con chiarezza, al capo e ai colleghi, la nostra intenzione di staccare per qualche giorno, e spieghiamo bene che, durante l’assenza, non risponderemo né al telefono né ai messaggi.
Verbalizzando la nostra intenzione, stiamo avvertendo i nostri colleghi della nostra indisponibilità, ma anche e soprattutto prendendo un impegno con noi stessi e con la nostra vacanza.
Disattiva notifiche
Consiglio forse banale, ma poco seguito: quando si è in vacanza è fondamentale spegnere il cellulare, o almeno silenziare le notifiche provenienti dal mondo del lavoro.
Se siamo quel tipo di persona che non riesce a resistere alla tentazione di dare una controllatina alle mail o ai messaggi ogni tanto, meglio eliminare tutte le app connesse al lavoro dallo smartphone.
Imposta un piano di emergenza
Esistono, tuttavia, delle professioni per cui la vacanza non esiste, e c’è bisogno di essere sempre reperibili per le emergenze.
In questo caso, il consiglio è quello di predisporre un “piano di emergenza” concordato con i colleghi: se si verifica una situazione critica, saranno loro a chiamare e non noi a dover tenere sempre sotto controllo le notifiche.
Distraiti (davvero)
Siamo in vacanza: impegniamoci nel trovare attività nuove, coinvolgenti e divertenti che arricchiscano il tempo libero e aiutino a staccare dalla routine quotidiana.
Possiamo andare a nuotare, provare nuovi tipi di cibo, fare trekking, visitare un museo o esplorare un nuovo ambiente – qualunque cosa possa aiutarci a distrarci dal lavoro e a rendere la nostra vacanza migliore.
Perdona te stesso
Siamo programmati per lavorare e, a volte, staccare la spina può essere una sfida ardua che porta con sé profondi sensi di colpa: non sorprende, quindi, che ogni tanto si cada nella tentazione di leggere un po’ la posta o i messaggi arretrati.
Se questo accade, evitiamo di colpevolizzarci, ma proviamo a perdonarci – impegnandoci poi a mettere da parte la tecnologia e a goderci davvero la vacanza.
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