Il Brasile è diventato il più grande Paese a depenalizzare il possesso di cannabis per uso personale

Il Brasile ha depenalizzato il possesso di cannabis per uso personale che passa da reato penale a illecito amministrativo con sanzioni amministrative come ammonizioni, servizi alla comunità o misure educative

La Corte Suprema del Brasile ha recentemente preso una decisione storica: depenalizzare il possesso di cannabis per uso personale. Con otto voti a favore e tre contrari, i giudici hanno accolto il ricorso dell’Ufficio del Difensore civico di San Paolo, applicando la legge sulle droghe del 2006.

Questa legge prevede sanzioni alternative per chi detiene cannabis per consumo personale, trasformando il possesso da reato penale a illecito amministrativo. È importante chiarire che questa misura non legalizza l’uso di cannabis, ma declassa il possesso da reato a semplice atto illecito.

La nuova normativa prevede che, in caso di violazione, una persona non sarà più arrestata e detenuta, ma sarà soggetta a sanzioni amministrative come ammonizioni, servizi alla comunità o misure educative. La Corte Suprema dovrà ora stabilire la quantità massima di cannabis che una persona può possedere senza essere considerata uno spacciatore. Questo dettaglio è cruciale per evitare ambiguità nella distinzione tra consumo personale e traffico di droga.

Si vuole ridurre il numero di arresti

Ora si possono possedere fino a 40 grammi di cannabis – più o meno sufficienti per 80 spinelli – senza incorrere in sanzioni. La decisione della Corte arriva in un contesto di crescente insoddisfazione verso la legislazione precedente, criticata per la sua vaghezza nel definire le quantità di droga per uso personale.

Questa mancanza di chiarezza ha portato a un numero crescente di arresti, rendendo il Brasile il terzo paese al mondo per popolazione carceraria, dopo Stati Uniti e Cina. La nuova sentenza mira a ridurre il numero di arresti e a rispondere alle pressioni dei cittadini e degli attivisti che chiedono un sistema più equo e meno punitivo.

Nonostante la sentenza della Corte Suprema, l’entrata in vigore della decriminalizzazione non è ancora certa. Il Congresso brasiliano ha risposto proponendo un inasprimento delle leggi sulle droghe, che potrebbe prevalere sulla decisione della Corte se approvato. Insomma, il dibattito è ancora in corso sul bilanciamento tra riforma legale e controllo delle sostanze stupefacenti.

A livello globale, molti Paesi hanno già depenalizzato l’uso personale di cannabis, eliminando l’arresto per i consumatori. In Sud America, Colombia, Ecuador e Perù hanno adottato misure simili, mentre l’Uruguay ha legalizzato la coltivazione e vendita di marijuana nel 2013. In Europa, Paesi come Olanda e Spagna permettono l’uso e la vendita di cannabis in locali specifici, mentre Portogallo e Germania consentono l’uso personale ma vietano la compravendita.

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