“Bonus Spesa” 2022: chi può richiederlo (e come) per l’acquisto di generi di prima necessità

Le famiglie italiane potranno richiedere il beneficio presso il proprio comune di residenza, informandosi sul sito web

Riparte la misura assistenziale prevista dal Governo per sostenere economicamente la spesa quotidiana di molte famiglie fiaccate dalle difficoltà economiche conseguenti al Coronavirus: è il cosiddetto Bonus Spesa. Introdotto nel 2020 dal governo guidato da Giuseppe Conte, il bonus è stato confermato anche dal nuovo Decreto Sostegni Bis per il 2022, con uno stanziamento previsto di 500 milioni di euro.

Le famiglie italiane potranno sfruttare il sostegno straordinario per l’acquisto di generi di prima necessità (cibo, prodotti per l’igiene, farmaci e prodotti sanitari) nei negozi del proprio comune di appartenenza che aderiscono all’iniziativa all’iniziativa solidale. Ogni nucleo familiare potrà usufruire di un sostegno fino ad un valore massimo di 1.400 euro.

Le modalità di richiesta del bonus, i requisiti per accedervi (ad esempio il reddito ISEE e la composizione del nucleo familiare) e l’importo destinato ad ogni famiglia variano da comune a comune: è infatti l’amministrazione comunale a pubblicare i bandi destinati alla cittadinanza e a disporre le modalità per usufruire del beneficio. Alcune amministrazioni comunali hanno già avviato la distribuzione dei bonus spesa per l’anno in corso.

Ad esempio, il comune di Cuneo ha disposto un sistema di “punti” corrispondenti ciascuno ad un contributo di 10 euro: ogni membro del nucleo familiare “vale” sette punti (va da sé, quindi, che le famiglie più numerose conquisteranno un numero maggiore di punti e, conseguentemente, un bonus più corposo); la presenza di un figlio minorenne disabile comporta un’aggiunta di quattro punti, mentre quella di un anziano over 75 due punti; la presenza di due o più minorenni, invece, comporta l’accumulo di quattro punti.

Il comune di Latina, invece, ha creato un sistema di cinque fasce che vanno da un minimo di 150 euro (per persone single) ad un massimo di 750 euro (per nuclei familiari con più di cinque persone). Anche i comuni di Bergamo, Bologna e Roma hanno istituito una classificazione dei beneficiari per fasce in base alla composizione del nucleo familiare.

Consigliamo quindi di visitare il sito web del proprio comune di residenza per verificare se esso abbia aderito all’iniziativa e messo a disposizione il beneficio. Lì sarà possibile anche conoscere i criteri e i requisiti minimi per accedere al bonus spesa, nonché la forma del voucher – se sotto forma di buoni o di carta prepagata con cui pagare la spesa al supermercato.

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Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

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