Con la legge di bilancio 2022 saranno prorogate le detrazioni fiscali per la ristrutturazione degli immobili: ecco le nuove regole
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Con la legge di bilancio 2022 saranno prorogate le detrazioni fiscali per la ristrutturazione degli immobili: ecco le nuove regole
Lo scorso 30 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo della nuova legge di bilancio con gli aggiornamenti relativi alle agevolazioni fiscali e ai benefici economici volti a dare nuovo impulso a quei settori fortemente penalizzati dai blocchi dovuti alla pandemia. Grande interesse è rivolto al Superbonus 110%, sostegno economico nato nel 2020 per favorire interventi di ristrutturazione degli edifici alla luce di un efficientamento energetico e di un miglio uso delle fonti rinnovabili: il bonus, infatti, sostiene interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione, installazione di impianti fotovoltaici o di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici (anche in aree comuni dei condomini, come parcheggi o garage).
Superbonus 110%: cosa cambia
La prima grande novità riguardante il Superbonus è la sua proroga fino al 2025 per gli edifici che contano da due a quattro unità immobiliari: rimarrà inalterato al 110% nel 2023 e diminuirà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Inoltre, rispetto allo scorso anno, nel 2022 sarà cancellato il tetto ISEE dei 25.000 euro per accedere al bonus se si possiede una villa unifamiliare, a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Per chi ha scelto la detrazione del beneficio fiscale nella dichiarazione dei redditi, la suddivisione della detrazione cambia in base all’anno in cui vengono sostenute le spese: ci saranno cinque rate uguali per spese sostenute nel 2020 e nel 2021, quattro rate uguali per spese effettuate nel 2022. Le spese si considerano sostenute nell’anno in cui sono state effettivamente pagate.
Bonus mobili
La Legge di Bilancio ha confermato, a partire dal 2022 e per il prossimo triennio (fino al 2024), anche il cosiddetto Bonus mobili ed elettrodomestici – ovvero una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili (letti, armadi, cassettiere, librerie, tavoli sedie, comodini, e tutto quanto costituisce un necessario completamento dell’arredo dell’immobile) e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione; nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito). Anche in questo caso, tuttavia, ci sono delle novità: innanzitutto l’utilizzo del bonus sarà possibile fino al 2024 per chi non ne ha ancora usufruito. Oltre a questo, nel prossimo triennio si assisterà ad un progressivo abbassamento su cui calcolare la detrazione: se nello scorso anno il tetto era stato elevato a 16.000 euro, già da quest’anno è stato abbassato a 10.000 euro, e subirà un ulteriore abbassamento a 5.000 euro nel 2023 e nel 2024.
Le altre agevolazioni
Confermato anche per quest’anno il Bonus Facciate, per rinnovare l’esterno di case e palazzi – anche se il suo valore cala a coprire solo il 60% della spesa (lo scorso anno era al 90%). Una novità riguarda inoltre l’abbattimento delle barriere architettoniche, per cui è previsto un bonus al 75% attraverso l’istallazione di ascensori o montacarichi. Prorogata anche, sempre fino al 2024, l’agevolazione fiscale per la ristrutturazione di terrazze e giardini di immobili privati: si tratta di una detrazione di imposta del 36% su una spesa massima di 5.000 euro (si potranno detrarre, quindi, al massimo 1.800 euro).
Un’importante novità che riguarda il superbonus e le altre agevolazioni per la casa è l’approvazione del decreto anti-frode (in vigore dal 12 novembre dello scorso anno) – una misura volta a frenare le frodi nell’ottenimento dei bonus e degli sconti.
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Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
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