Bimba di 3 anni colpita alla guancia da pallini da caccia mentre giocava nel suo giardino ad Arezzo

Primi incidenti di caccia nella stagione venatoria appena inaugurata. Alle porte di Arezzo una bimba di 3 anni è stata colpita alla guancia da pallina da caccia mentre si trovava nel giardino della sua casa. Una vicenda a dir poco terribile

Stava giocando nel giardino della sua casa quando improvvisamente qualcosa ha raggiunto la sua guancia. Una bimba di soli 3 anni è stata ricoverata in ospedale dopo che dei pallini da caccia, usati presumibilmente per la caccia agli uccelli, l’hanno colpita sul volto.

L’incidente si è verificato nelle ultime ore a Patrignone, frazione del Comune di Arezzo. Stando alle prime informazioni rilasciate da media locali, un gruppo di cacciatori si sarebbe aggirato in prossimità delle abitazioni e avrebbe aperto il fuoco individuando delle prede nell’area, incurante della presenza delle case a circa 200 metri di distanza.

La bimba avrebbe avvertito un improvviso bruciore e un forte dolore e i genitori, sconvolti per quanto accaduto nel giardino di casa propria, avrebbero immediatamente chiamato un ambulanza. Fortunatamente le condizioni della piccola non desterebbero preoccupazioni, ma il fatto resta pur sempre gravissimo. La polizia di Arezzo starebbe indagando sulla vicenda.

La stagione venatoria è appena iniziata e già si contano i primi incidenti in tutta Italia, incidenti che provano quello che animalisti e cittadini contrari alla caccia sostengono da sempre. La caccia è un’attività pericolosissima che miete vittime ovunque: animali in primis ammazzati dalle doppiette e da altre armi consentite, ma anche persone di tutte le età, adulti e bambini.

Scambiate per animali in movimenti, trafitte da un colpo “per errore” e uccise nei casi peggiori. Per quanto questo misero passatempo, come alcuni cacciatori lo definiscono, sia soggetto a regolamentazioni (comunque insufficienti) con periodi di caccia ridimensionati per favore il ripristino delle popolazioni delle specie cacciate, siamo ancora troppo lontani dall’abolizione della caccia.

Finché la caccia sarà consentita, nessuno è al sicuro. Nemmeno nella propria abitazione o nel proprio giardino come dimostra questo tristissimo episodio.

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