Creme solari: i filtri contengono sostanze pericolose. I tre prodotti peggiori e i migliori

Le creme solari non sono tutte uguali: un test su 12 creme fattore di protezione 30 effettuato da Il salvagente ha evidenziato la presenza di filtri UV potenzialmente dannosi per la salute

Le creme solari non sono tutte uguali: un test su 12 creme fattore di protezione 30 effettuato da Il salvagente ha evidenziato la presenza di filtri UV potenzialmente dannosi per la salute

Il sole non è un nemico, anzi, proprio grazie ai raggi solari la nostra pelle è in grado di sintetizzare vitamina D a partire dal colesterolo presente nelle cellule dell’epidermide.

Oltre certi limiti però, l’esposizione solare può causare scottature, eritemi ed esporci ai danni causati dai radicali liberi e al rischio di sviluppare tumori della pelle.

Il cancro alla pelle è una delle forme tumorali più comuni: in Italia è al secondo posto tra i tumori che colpiscono gli uomini sotto i 50 anni e le scottature solari particolarmente gravi durante l’infanzia e l’adolescenza, triplicano il rischio di melanoma in età adulta.

È dunque particolarmente importante proteggersi dall’eccessiva esposizione al sole sia coprendo la pelle con indumenti sia applicando creme solari con un fattore di protezione alto.

Le creme solari, però, non sono tutte uguali e bisogna leggere con attenzione l’etichetta degli ingredienti per scegliere un prodotto che ci protegga dal sole senza, di contro, danneggiare la nostra salute.

Un recente studio della Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha infatti evidenziato che alcuni ingredienti usati nella formulazione di creme solari potrebbero essere pericolosi poiché in grado di essere assorbiti dall’organismo.

Tra le sostanze da evitare l’avobenzone, l’oxybenzone, l’ecamsule e l’octocrylene, composti chimici utilizzati come filtri solari.

Altri ingredienti che sarebbe meglio non trovare nelle creme solari sono il biossido di titanio, da evitare soprattutto nei prodotti spray trattandosi di un composto cancerogeno se inalato, oltre ad alcuni conservanti, siliconi e sostanze che possono provocare allergie.

Per aiutare i consumatori nella scelta di un prodotto che protegga la pelle dal sole in modo efficace senza rischi per la salute, il Salvagente ha analizzato la composizione delle creme solari in commercio andando alla ricerca delle sostanze che potrebbero essere pericolose.

I prodotti esaminati offrono tutti protezione solare 30 e in ben 8 creme tra le 12 analizzate sono stati trovati i quattro filtri solari potenzialmente pericolosi.

I risultati dell’analisi: filtri solari dannosi nella maggior parte dei prodotti

Nella classifica stilata dal Salvagente, nessuna delle creme analizzate è risultata eccellente. Le 12 protezioni solari sono state oggetto di un’analisi qualitativa in laboratorio per ricercare la presenza di:

  • filtri solari potenzialmente pericolosi. cioè filtri minerali come il biossido di titanio e filtri UV potenzialmente in grado di attraversare la barriera cutanea come avobenzone, oxybenzone, ecamsule e octocrylene;
  • profumi e sostanze allergizzanti
  • altri ingredienti controversi, tra cui l’Edta (un chelante di metalli), siliconi e conservanti.

Non sono state valutate dunque né l’efficacia della protezione solare né la capacità delle creme di essere assorbite dall’organismo, ma solo la presenza di tali sostanze.

L’analisi ha coinvolto creme solari normalmente vendute in farmacia e nei supermercati e purtroppo non ha considerato nessun prodotto eco-bio.

L’unica crema valutata come “ottima” è Avène au thermale, in cima alla classifica nonostante contenga alcuni ingredienti controversi tra cui il chelante di metalli disodium Edta e un filtro solare presente come nano, quindi in particelle molto piccole e potenzialmente in grado di oltrepassare la barriera cutanea.
La crema solare Avène ha ottenuto 9 punti, poiché al suo interno non sono stati trovati né filtri minerali né i filtri UV sotto la lente della Fda.

Valutati come buoni il latte solare Cien di Lidl e Defence Sun Dry Touch di Bionike:

  • il latte solare Cien venduto nei discount Lidl ha raggiunto un punteggio pari a 7,5 e nella sua composizione sono stati trovati octocrylene, disodium Edta e ben 9 sostanze tra profumi e allergizzanti;
  • alla crema di Bionike sono stati dati 7 punti e al suo interno sono stati rilevati biossido di titanio, ethylhexil methoxycinammate e dimeticone, mentre non è stata riscontrata la presenza di profumi e ingredienti allergizzanti.

Dal quarto al nono posto troviamo poi diversi solari valutati come medi e mediocri:

  • Clinians latte protettivo anti age ha ottenuto 6,7 punti per la presenta di ethylhexyl methoxycinnamate, tetrasodium Edta e 9 sostanze tra profumi e allergizzanti;
  • nella protezione solare di Angstrom sono stati invece trovati octocrylene, fenossietanolo e profumo, ma nessuna sostanza allergizzante e ha raggiunto un punteggio di
    6 punti;
  • Bilboa burrocacao contiene ethylhexyl methoxycinnamate, Peg-100 stearate, Bht, disodium Edta, fenossietanolo e profumi e occupa la sesta posizione della classifica con 5,9 punti;
  • ethylhexyl methoxycinnamate, Peg-100 stearate e fenossietanolo trovati anche nel latte solare dermoprotettivo Prep, insieme a octocrylene e dimeticone, oltre a profumo e a tre sostanze allergizzanti. Il solare di Prep ha ottenuto 5 punti;
  • di poco migliore Protect&Bronze di Nivea con 4,5 punti. Il solare Nivea contiene i filtri UV homosalate e octocrylene, profumi, 5 sostanze allergizzanti e ingredienti controversi tra cui tisodium Edta, dimeticone e fenossietanolo;
  • quasi in fondo alla classifica Piz buin Tan con 4 punti. Oltre al filtro UV octrocrylene e a profumo, nella sua composizione sono stati trovati dimeticone, Peg-8 laurate, disodium edta, fenossietanolo e e un filtro solare – il methylene 2-benzotriazolyl tetramethyl phenyl triazine – in forma nano, quindi potenzialmente in grado di attraversare la barriera cutanea.

Tra le creme bocciate, valutate come scarse:

    • la crema protettiva Hawaiian Tropic Satin ha avuto un punteggio di 3,5 per la presenza di octocrylene, homosalate, fenossietanolo, dimeticone, disodium Edta, paraffina e due ingredienti allergizzanti.
    • il latte protettivo Garnier Ambra Solaire ha ottenuto solo 3 punti per la presenza di biossido di titanio, biossido di titanio nano, Octocrylene, dimeticone, fenossietanolo, Peg-8 laurate, EDTA e cinque sostanze allergizzanti;
    • il latte protettivo idratante all’olio di argan Leocrema è stato valutato come scarso e gli sono stati attribuiti 3 punti poiché contiene i filtri octocrylene e homosalate oltre a ingredienti controversi come cyclopentasiloxane, Peg-100 stearate, disodium EDTA, fenossietanolo e 6 sostanze potenzialmente allergizzanti.

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