#SuncareSkepticism: il nuovo trend social che demonizza la protezione solare (seguitissimo dalla Gen Z)

Sempre più giovani rinunciano alla protezione solare, ritenendola un prodotto addirittura pericoloso per la pelle: la tendenza spopola sui social network

Lo ripetiamo spesso all’interno dei nostri articoli: applicare un filtro solare sulla pelle è una pratica di prevenzione essenziale per la nostra salute, poiché ci permette di scongiurare il rischio di scottature, eritemi, macchie solari ma soprattutto di melanoma, uno dei tumori più diffusi al mondo.

Eppure, nonostante l’efficacia dei filtri solari in commercio per la prevenzione dei tumori della pelle sia ormai indiscussa e confermata da studi scientifici, sempre più giovani scelgono consapevolmente di non applicare il filtro solare, diffidando della sua efficacia protettiva.

È il fenomeno del “Suncare Skepticism”, sempre più diffuso fra i giovani della generazione Z – tanto da essere diventato oggetto dell’attenzione delle autorità sanitarie americane.

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Il fenomeno di “opposizione” all’uso dei filtri solari nasce e si diffonde, come al solito, grazie ai social network – in particolare TikTok.

Basta digitare #SuncareSkepticism per venire invasi da contenuti video (americani ma non solo) in cui si spiega perché la protezione solare sia dannosa per la nostra pelle e responsabile dell’insorgenza di tumori a causa di sostanze chimiche che contiene.

Questi video, poi, invitano a fare del tutto a meno della protezione solare, per un’abbronzatura più naturale e omogenea ma soprattutto per evitare di esporre la pelle a questi prodotti così pericolosi (secondo chi racconta).

Inutile dire che i filtri solari che troviamo nei supermercati e nelle farmacie, prima di essere stati messi in commercio, sono stati sottoposti a numerosi test e controlli al fine di verificarne la sicurezza per la nostra salute.

Ma non solo: sul mercato italiano ed europeo, negli ultimi anni si sono avvicendati filtri solari diversi per texture, composizione chimica, fragranza e fascia di prezzo, al fine di creare un’offerta sempre più ampia e completa e per rispondere alle esigenze di tutti.

Insomma, i solari che troviamo in vendita sono sicuri per la nostra salute, efficaci contro i raggi UV e soprattutto necessari per la prevenzione di malattie della pelle.

L’indagine

E invece, come confermato anche da una recente indagine dell’American Academy of Dermatology, sono pochissime le persone che usano la protezione solare per prevenire problemi alla pelle.

I ricercatori hanno condotto un sondaggio web su 200 partecipanti, di età compresa fra i 18 e i 26 anni, e i risultati emersi sono preoccupanti.

Per quanto riguarda l’informazione, il 46% delle persone viene a conoscenza dell’importanza della protezione solare da parte dei propri genitori/familiari, mentre il 66,5% dei partecipanti ritiene che l’educazione alla protezione solare dovrebbe essere inclusa nelle scuole.

Ma per quanto riguarda invece la frequenza d’utilizzo, l’11% dei partecipanti ha riferito di non indossare affatto la protezione solare, mentre il 13,5% la indossa, ma solo per evitare le scottature.

In altre parole, la maggior parte degli intervistati è ben consapevole del ruolo dei filtri solari nella protezione dai raggi UV – e tuttavia continua a utilizzarli in modo non corretto (o a non utilizzarli affatto).

Non sorprende scoprire, quindi, che lo scorso anno più della metà degli intervistati (58%) si sia scottata al sole – un tasso significativamente più alto rispetto alla media nazionale (36%).

Il fenomeno preoccupa la comunità scientifica – soprattutto vista l’enorme eco che i video sui social hanno e sull’impatto che riescono ad avere sulla mente e sui comportamenti dei più giovani.

Come spesso accade, le parole di un influencer o di un content creator, del tutto prive di affidabilità scientifica, vengono ascoltate più di quelle di un medico o di uno scienziato – con conseguenze gravi e pericolose per la salute dei giovanissimi.

Ricordiamo quindi l’importanza di applicare il filtro solare sempre, ogni volta che ci si espone al sole – non solo quando si è sulla spiaggia, ma anche quando si passeggia in città.

Un piccolo gesto di prevenzione e consapevolezza può migliorare la qualità della nostra vita, scongiurando il rischio di gravi problemi negli anni a venire.

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Fonte: Forbes

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