Avete mai sentito parlare del Komachi Beni? E’ un rossetto naturale estratto dai petali di Benibani, conosciuta come cartamo che contiene pigmenti rosso e arancio. Questo tipo di cosmetico ricavato dalla pianta non poteva mancare tra le signore giapponesi.
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Avete mai sentito parlare del Komachi Beni? È un rossetto naturale estratto dai petali di Benibani, conosciuta come cartamo che contiene pigmenti rosso e arancio. Questo tipo di cosmetico ricavato dalla pianta non poteva mancare tra le signore giapponesi.
Come sappiamo, l’arte del trucco sulle labbra è una tradizione in Giappone. Il rossetto veniva usato indistintamente dalle donne della borghesia così come dalle geisha e tutt’oggi indimenticabile è la forma delle labbra disegnate su visi pallidi.
La tradizionale vernice per le labbra era chiamata Komachi Beni, proprio perché Beni è un pigmento di colore rosso estratto dai petali di Benibana, una pianta originaria della valle del fiume Nilo in Egitto.Grazie alla via della Seta, questa pianta è stata esportata prima in Medio Oriente, poi in Cina e poi in Giappone verso la metà del terzo secolo.
Si dice che nessun altro pigmento possa competere con l’effetto naturale di lucentezza dato da questa pianta che oggi, viene coltivata nella prefettura Yamagata. L’uso del Komachi Beni si è diffuso dal 1600 in poi, ha avuto un boom nel 19esimo secolo e attualmente esistono dei brand che ne hanno fatto il loro cosmetico di punta.
Ma dietro il Komachi Beni c’è anche una certa simbologia: si dice che il colore dato dal Beni sia uguale a quello della fortuna che protegge le donne dalle malattie. In realtà il suo colore all’inizio ha un bagliore verde che diventa rosso quando viene mischiato con l’acqua.
Applicato sulle labbra in maniera tenue crea una sfumatura di rosa,mentre con più passate si arriva al rosso scarlatto, ovviamente regolando la quantità di Beni con l’acqua si possono ottenere diversi colori più adatti al proprio tipo di carnagione.
Com’è fatto il Komachi Beni?
Komachi Beni è una piccola ciotola a forma di conchiglia che in giapponese si chiama ochoko. Con questa ciotola si possono ottenere anche 50 applicazioni e a differenza dei rossetti non naturali, questo non si asciuga perché composto da ingredienti non chimici.
Come applicare il rossetto naturale?
Come dicevamo se inumidito con le dita o con un pennello, il Komachi Beni diventa rosso. Il rouge diventa più simile a una tintura che ad una lucentezza, ma più se ne applica e più intenso sarà il risultato. In un colpo solo, dunque, si può passare dal rosa chiaro al rosso intenso e chi l’ha usato promette che dura a lungo.
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Oggi in commercio ne esistono di già pronti e ci sono dei brand che li vendono online, ma purtroppo non è facilissimo acquistarli perché il sito è in giapponese e come pagamento si accentano solo yen. Clicca qui
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Dominella Trunfio