Questo comune filtro solare potrebbe essere presto bandito dall’Ue (nel frattempo lascia sullo scaffale le creme che lo contengono)

Sempre più perplessità e dubbi sulla sua sicurezza (per la salute e l'ambiente) si stanno alzando sull'octocrylene, un filtro UV comunemente utilizzato nelle creme solari e alcuni prodotti antietà. La Francia chiede di bandirlo: il suo uso potrebbe essere presto vietato nell'Ue?

In Francia si torna a parlare dell’octocrylene e dei suoi rischi, dopo che l’Agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria (ANSES) si è unita al coro delle preoccupazioni di chi ritiene questa sostanza potenzialmente pericolosa e da bandire (non solo nelle creme solari).

L’ANSES raccomanda infatti di limitarlo e ha proposto al Ministero della Transizione Ecologica francese di avviare una restrizione su questo filtro solare a livello europeo, a causa dei rischi ambientali che presenta.

Tuttavia, va notato che questa al momento è solo una raccomandazione e non ancora un divieto effettivo ma potrebbe aprire la strada a una nuova presa di posizione europea. L’obiettivo è infatti influenzare la revisione del regolamento Reach sulle sostanze chimiche.

Cos’è l’octocrylene e perché è un problema?

L’octocrylene è un filtro UV chimico o organico, utilizzato per proteggere la pelle dai raggi solari. Tuttavia, questo composto è scarsamente biodegradabile ed è stato collegato ai danni alla barriera corallina, tanto che è già vietato in alcune parti del mondo, ad esempio le Isole Marshall e le Isole Vergini.

Esistono però anche preoccupazioni riguardo alla nostra salute, in quanto si sospetta possa essere un interferente endocrino.

Il problema principale legato all’octocrylene è che con il passare del tempo si trasforma in benzofenone, sospetto cancerogeno umano.

Già nel 2020, le associazioni Agir pour l’environnement e WECF France hanno chiesto il divieto di utilizzo di octocrylene, sostenendo la loro richiesta con uno studio che ha rilevato proprio la produzione di benzofenone durante la sua degradazione. Quest’ultima molecola è nota per i suoi effetti mutageni, cancerogeni e interfenti endocrini.

Leggi anche: Attenzione a questo ingrediente presente nelle creme solari. Con il tempo si trasforma e può diventare pericoloso

C’è però anche chi difende a spada tratta l’octocrylene, “fino a prova contraria”. Si tratta della Federazione delle Aziende di Bellezza (Febea) che, nonostante le crescenti preoccupazioni riguardo a questo filtro solare, lo ritiene sicuro.

Come difenderci: leggi l’etichetta

Nell’attesa che l’Ue si mobiliti per eventualmente bandire l’octocrylene possiamo tranquillamente orientarci su creme solari che non lo contengono. Nonostante sia ancora molto utilizzato, infatti, vi sono diverse alternative, sia in crema che spray, che si servono di altri filtri solari.

Come scrive 60 Millions de Consommateurs:

Prodotti “octocrylene-free” sono diventati una caratteristica distintiva di alcune creme solari, come dimostra un recente test delle creme solari condotto da 60 Million. Aziende come L’Oréal hanno giustificato l’utilizzo dell’octocrylene in passato, ma hanno ora eliminato gradualmente questo ingrediente dalle loro formulazioni.

Non ci resta dunque che leggere le etichette dei solari che intendiamo acquistare assicurandoci che non contengano octocrylene. Ricordate però che anche altri filtri solari, come l’octinoxate e l’omosalato, possono presentare problemi e sarebbero, se possibile, da evitare. Così come l’ossibilenzone è stato recentemente segnalato dai medici americani.

Leggi anche: Attenzione all’ossibenzone nelle creme solari: l’allarme dei medici americani

La preoccupazione per la salute della nostra pelle non dovrebbe mai trascurare il rispetto per l’ambiente e la sicurezza degli ingredienti utilizzati nei prodotti che scegliamo.

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Fonte: 60 Millions de Consommateurs

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